Muore per un'infezione, il Cardarelli pagherà un milione

La sentenza del tribunale di Napoli per l'ospedale partenopeo

Muore per una operazione alla colecisti: il tribunale di Napoli ha condannato l’ospedale Cardarelli al pagamento di un milione di euro. I fatti si sono verificati nel luglio del 2008, quando il 61enne di Casoria, all’epoca vice comandante dei vigili urbani di Afragola, si è ricoverato per un banale intervento chirurgico, come la rimozione dei calcoli alla colecisti. L’uomo dopo tre mesi di degenza è morto per un’infezione nosocomiale. Parte una dura battaglia giudiziaria mossa dai familiari del paziente e dopo nove lunghi anno arriva la sentenza del giudice Graziano della Ottava sezione civile.

Il Tribunale di Napoli ha condannato l’ospedale Cardarelli di Napoli, a risarcire la moglie e i due figli, con circa 279 mila euro ciascuno, comprensivi degli interessi maturati, quale risarcimento danni per la scomparsa del loro familiare. Il giudice Francesco Graziano, (ottava sezione civile) a cui era affidato il giudizio, è andato ancora più in profondità nella sentenza.

Il magistrato ha considerato anche il danno biologico del paziente, in ragione di 5.500 euro per ciascuno dei diciotto giorni di degenza (dal 18 ottobre al 31 dello stesso mese, data della morte). 

«Questo danno è finalizzato al risarcimento per la paura di dover morire Scrive Graziano- provata da chi abbia patito lesioni personali e si renda conto che esse saranno causa della propria fine...». Dunque un conto salatissimo per l’Azienda Ospedaliera che dovrà sborsare solo per i danni per quel decesso poco meno di un milione di euro, a cui vanno aggiunti oltre 30 mila euro, tra spese processuali e compensi professionali forensi.

Paola Iandolo