Carne e cancro Coldiretti: «A rischio 180mila posti di lavoro»

Il ministro Lorenzin: basta allarmismi. Allatto e la mangio anche io. Moncalvo: basta allarmi

L'allarme lanciato ieri dall'Organizzazione mondiale della sanità sulle carni rosse trattate che possono provocare il cancro (quelle non lavorate "probabilmente" come spiegano gli esperti, ndr) continua ad infiammare il dibattito. I risultati della ricerca allarmano, i pareri degli esperti preoccupano e intanto a rischiare sono 180mila lavoratori impegnati nel comparto. Si tratta dei dati diffusi dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, l'organismo specializzato dell'Oms. Lo stesso ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ieri si era già espressa consigliando di mangiare carne fresca italiana, oggi, a margine dell'intervento con cui ha aperto all'Expo di Milano i lavori della conferenza internazionale Nutrire il Pianeta, nutrirlo in salute, ha ribadito: "Nessun allarme sul consumo di carne rossa. La mangio anche io. Sto ancora allattando i miei gemelli e loro hanno l'alimentazione della mamma" e torna sul valore della dieta mediterranea. «Mangio tutto anche la carne rossa che tra l'altro mi serve per tenermi su e per il contenuto di ferro. Seguo i principi della dieta mediterranea e del mio medico che mi ha consigliato un'alimentazione corretta con tutte le componenti bilanciate in modo appropriato. Quanto alle possibili interconnesioni tra carne rossa e tumori, il ministro parla di "titoli che sono stati dati sono eccessivamente allarmistici". Già ieri Coldiretti era intervenuta rassicurando i consumatori sulla sicurezza della filiera italiana delle carni. Oggi la presentazione dei numeri relativi all'occupazione di questa filiera:  "I falsi allarmi lanciati sulla carne mettono a rischio 180mila posti di lavoro in un settore chiave del Made in Italy a tavola, che vale da solo 32 miliardi di euro" spiega il presidente Roberto Moncalvo.

Redazione