Le vie della coca tra Napoli e Caserta: 43 arresti

I Carabinieri e Dda stanano il meccanismo. Bimbi corrieri con la droga nascosta nella cioccolata

Sfruttavano anche i bambini, nascondendo droga negli Ovetti di cioccolata piuttosto che nelle salviette umidificate per bebè per smistare e poi vendere droga nelle province di Napoli e Caserta. I carabinieri di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), coordinati dalla Dda di Napoli hanno eseguito 43 arresti tra le province di Caserta e Napoli, in particolare nel famigerato Parco Verde di Caivano, piazza di spaccio del Napoletano. Di queste ordinanze sono previste 19 ordinanze in carcere e oltre venti ai domiciliari. 

Tutti i destinatari sono indagati per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana.

Figura anche Giovanni Cestrone, figlio di Tommaso Cestrone (nella foto e morto nel 2013), noto come l'Angelo di Carditello - il volontario che si è battuto per la salvaguardia della Reggia Borbonica di Carditello - tra gli arrestati. Tra gli arrestati compaiono anche studenti del liceo classico di Santa Maria Capua Vetere ( Caserta), davanti al quale era stata allestita una piazza di spaccio.

LE VIE DELLA COCA. Il traffico di droga venuto alla luce partiva dalla provincia di Napoli, in particolare da Caivano, e, attraverso dei corrieri, giungeva a destinazione. La droga veniva abilmente nascosta su persone o in veicoli utilizzando minori per eludere i controlli. Le indagini sono andate avanti dal settembre 2013 fino al febbraio 2015. Ben articolato il sistema che puntava alla creazione di nuove piazze di spaccio a Santa Maria Capua Vetere e nella vicina San Prisco tra piazza Mazzini, l'anfiteatro, la villa comunale e il liceo classico. Un corridoio un percorso definito fino ad arrivare alle palazzine dove i componenti del clan Fava avevano coinvolto nuove leve di giovanissimi per lo spaccio. La droga arrivava dal parco verde di Cainano, Soprarttutto la coca. Ma anche da Casal di Principe e Orta di Atella. La marijuana veniva invece coltivata tra i comuni di Santa Maria la Fossa e San Tammaro. Mille le piante che erano state abilmente occultate tra quelle del tabacco. 

Momenti di forte tensione, davanti al comando provinciale dei carabinieri di Caserta, durante l'uscita dalla caserma degli arrestati nel maxiblitz. Molti familiari degli arrestati, hanno preso a calci e pugni il cancello d'ingresso del comando e sputato contro i carabinieri e giornalisti.