Fortuna, chiesta la riesumazione del corpo del piccolo Antonio

Si indaga su tre fronti sul caso della piccola violentata e uccisa

Fortuna Loffredo violentata e uccisa continuano le indagini che si dividono in tre filoni. Chiesta la riesumazione del cadavere del piccolo Antonio Giglio, figlio della donna di Raimondo Caputo (nella foto), morto in condizioni analoghe a quelle di Fortuna. Lo chiede l'avvocato della famiglia del bambino di 3 anni che precipitò dallo stesso palazzone del Parco Verde a Caivano. Il sospetto è che dietro le morti dei due bambini ci sia una rete di pedofili e si vogliono dunque accertare eventuali altre responsabilità di Raimondo Caputo, arrestato venerdì con l’accusa di aver violentato e ucciso Fortuna dopo che la bambina, sei anni appena, si era ribellata alle molestie.

Tre i filoni dell'inchiesta. La prima, la più importante, riguarda gli abusi e l'omicidio; la seconda, i favoreggiatori di questi turpi e atroci reati, chi ha visto e ha taciuto, chi si è girato dall'altra parte, chi ha protetto il mostro; e la terza, di poche ore fa, sull'aggressione all'uomo accusato di avere spezzato quella giovane vita.

Intanto i magistrati della Procura di Napoli stanno attendendo la relazione scritta su quanto avvenuto nel carcere di Poggioreale qualche giorno fa. Nonostante l'indagato del delittto di Fortuna fosse stato messo in una sezione protetta (cosiddetta sex offenders), è stato colpito con un pugno e ha riportato escoriazioni. Il linciaggio è stato evitato solo grazie all'arrivo degli agenti penitenziari. Ora l'uomo è in isolamento.

Siep