Spari a Melito: "stesa" della camorra davanti la Caserma

Ieri terrore in pieno giorno: giovani armati in scooter hanno terrorizzato la città

Erano armati di pistole di grosso calibro, pronte a sparare. Anzie le armi hanno pure sparato.

Quattro, cinque o forse sei scooter. Hanno fatto il giro della città, sono addirittura passati sul corso di Melito armi in pungo come avviene nelle città in guerra. "Sembrava di essere a Baghdad" hanno esclamato tra paura e terrore alcune delle persone che hanno visto con i propri occhi la 'stesa' di ieri pomeriggio.

Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi nel rione popolare di via Lussemburgo, a poca distanza dal bar gestito fino a qualche settimana fa da Giovanna Arrivoli, la donna ammazzata con tre colpi di pistola e sepolta in via Giulio Cesare nei pressi del parco di Padre Pio. Giovanna, Giò come la chiamavano tutti, era la donna boss che voleva diventare uomo. Sempre nelle scorse ore a Napoli c'era stato il triplice arresto effettuato dai carabinieri di Giugliano degli esponenti degli scissionisti. Ma ieri a Melito i Carabinieri hanno dovuto marciare a sirene spiegate per riportare calma e sicurezza.

I baby-camorristi poi, nel pomeriggio di ieri hanno imbracciato le armi e hanno iniziato a fare fuoco verso il cielo mettendo in atto una vera e propria ‘stesa’, terrorizzando chi per caso transitava nelle loro vicinanze.

La risposta dei carabinieri di Melito agli ordini del tenente Iodice non si è fatta attendere: i tre scissionisti in manette sono Fabio Lanzetti, 32 anni, Leopoldo Marino, 33enne e Raffaele Iacopo, 22 anni, ritenuti dagli inquirenti contigui al clan Notturno-Abete-Abbinante, sono tutti di Scampia.

Redazione Na