Camorra, mani sulla serie B: blitz contro la Vanella Grassi

Affiliati coinvolti nel blitz. Così truccavano partite e scommesse. Coinvolto calciatore serie A

Durante le indagini è stata intercettata una telefonata nella quale si dice: "Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena"

 I carabinieri di Napoli hanno arrestato 10 persone (7 in carcere e 3 ai domiciliari) del gruppo di camorra "Vanella Grassi" di Secondigliano in un' operazione scattata all'alba nel capoluogo campano. Nei riguardi dei dieci è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare al termine di un'inchiesta della Dda di Napoli sull'attività del clan su scommesse e partite di serie B. Durante le indagini è stata intercettata una telefonata nella quale si dice: "Dobbiamo mangiare tre polpette, abbiamo la pancia piena". 

In questo filone dell'indagine, ci sarebbero due persone indagate, di cui una è un calciatore che ora milità nella massima serie, però non raggiunto da misura cautelare.

I carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli a carico di 7 persone ritenute responsabili a vario titolo  di essere affiliati della "Vanella Grassi", operante nei quartieri a Nord del capoluogo campano.
Un`altra persona è indagata per il favoreggiamento di uno dei capi del clan. Altre due persone sono indagate per aver alterato il risultato di partite di calcio professionistico a favore della stessa organizzazione, reati tutti aggravati da finalità mafiose.

Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale antimafia di Napoli I militari hanno identificato i componenti della rete di affiliati vicina al capo clan Umberto Accurso (arrestato dai carabinieri lo scorso 11 maggio dopo una lunga latitanza) e individuato gli specifichi incarichi di “armiere”, “capo piazza”, “pusher” e "distributori di mesate” agli affiliati e ai familiari dei detenuti.

Portata alla luce anche la capacità di influenzare alcune partite del campionato di serie B della stagione 2013-2014, in particolare di partite giocate in Campania nel maggio 2014: attraverso un "contatto" (un calciatore adesso in serie A - indagato ma non raggiunto da misura cautelare) il capo clan e suoi sodali hanno attratto nell’orbita criminale altri soggetti; questi hanno messo a disposizione ingenti somme di denaro per corrompere giocatori di una squadra campana di serie B, influenzando direttamente 2 partite disputate nel maggio 2014.

Redazione Na