Caso Fortuna, spunta la pista della pedopornografia

Abusi filmati e giro di orchi

Un maledetto giro di orchi. Bimbi abusati. Filmati. E poi i video venduti per quel mercato del sesso orribile. E' una pista. Una pista che venne intrapresa poco dopo la morte di Chicca Loffredo, ma subito abbandonata. Pedopornografia a poco prezzo nel Parco Verde è ora invece una ipotesi possibile. Una prima conferma arriva dall’avvocato Paolino Bonavita, che da una settimana ha assunto la difesa di Raimondo Caputo, unico indagato per gli abusi e l’omicidio di Fortuna Loffredo. «Nel corso delle indagini difensive - dice il legale - ci siamo imbattuti in elementi che portano verso la pista della pedopornografia, gestita da una rete di pedofili nel parco Verde. Parliamo di un mercato da molti soldi. Il  mio assistito è solo un capro espiatorio». Il legale lascia intendere che il suo assistito sarebbe finito in una trappola preparata ad arte. Insomma mentre gli orchi veri sono al sicuro, Caputo pagherebbe per gli altri.

Sullo sfondo le accuse di Titò. Marianna Fabozzi è stata accusata per ben quattro volte da Raimondo Caputo di essere non solo l'assassina di Fortuna ma anche del suo stesso figlio. Una tesi, questa sostenuta da sempre da Pietro Loffredo, il papà della bimba, e ora presa in seria considerazione anche dal team di esperti che affiancano l’avvocato Angelo Pisani. Ora i magistrati hanno fissato per il prossimo nove giugno l'interrogatorio di Titò. Vogliono verderci chiaro gli inquirenti anche sulla morte del piccolo Antonio Giglio. 

Intanto l'avvocato ha presentato una richiesta di trasferimento dal carcere di Poggioreale ad una struttura penitenziaria più piccola per Caputo. 

Siep