Pochi posti a Nola? Riaprite il pronto soccorso di Pollena

Cinque amministratori dell'agro nolano-vesuviano scrivono al Governatore De Luca

Pollena Trocchia.  

La vicenda delle barelle all'ospedale di Nola riaccende i riflettori su un altro caso che per mesi ha fatto discutere: la chiusura del pronto soccorso dell'Apicella a Pollena Trocchia. In una lettera indirizzata al Governatore della Regione Campania, diversi amministratori dell'agro nolano e vesuviano ne chiedono la riapertura, anche per decongestionare il "Santa Maria della Pietà". Oltre a Vincenzo De Luca quale commissario alla Sanità, la missiva è stata inviata anche al presidente della Commissione Sanità Raffaele Topo, nonché ai consiglieri regionali Enza Amato, Mario Casillo e Carmela Fiola

Il documento porta la firma del consigliere comunale di Sant’Anastasia Raffaele Coccia; di Giuseppe Cimmino, consigliere comunale di Somma Vesuviana; del vice sindaco di Cercola Luigi Di Dato; di Salvatore Esposito, consigliere comunale di Massa di Somma; e infine di Michele Tufano, consigliere comunale di Pomigliano d’Arco.

Nel documento si chiede innanzitutto «di far sì che il Pronto soccorso come altri servizi che erano presenti nel presidio sanitario di Pollena Trocchia siano riaperti per assistere una popolazione abbandonata a se stessa». Di seguito, il testo integrale della nota firmata da Coccia, Cimmino, Di Dato, Esposito e Tufano.

«Le vicende accadute nei giorni scorsi all’Ospedale Civile di Nola, rappresentano una sconfitta per un territorio già martoriato dall’assenza di servizi essenziali per la prevenzione ed assistenza sanitaria per centinaia di migliaia di assistiti che molte volte hanno la necessità di farsi curare fuori regione o addirittura non trovare posto per un’emergenza trasportando così un malato addirittura fuori provincia, situazione che grava non solo sul malato ma anche sulle loro famiglie».

«L’ospedale di Pollena Trocchia, fondato nel 1933 dal Cavaliere Raffaele Apicella è stato negli anni più volte maltrattato - prosegue il documento - Nel 2008, il ridimensionamento e la chiusura dei reparti principali (chirurgia, ginecologia, pediatria, ndr), anime dell’ospedale. Ad agosto del 2011 furono sospese le attività di Pronto Soccorso, un’offesa per chi soffre e alla sanità».

«Noi rappresentanti istituzionali dei Comuni di Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Pomigliano d’Arco, Massa di Somma e Cercola, credendo che la sinergia tra amministratori locali può dare risultati migliori, vi chiediamo di intervenire per far sì che il Pronto Soccorso come altri servizi che erano presenti nel presidio sanitario di Pollena Trocchia vengano riaperti per assistere una popolazione abbandonata a se stessa. Siamo sicuri, vista la Vostra sensibilità e passione nella risoluzione dei problemi dei territori, che ci aiuterete a risolvere le problematiche succitate. Per tutto quanto detto sopra, Vi chiediamo di convocare un’audizione urgente della Commissione Sanità e Sicurezza Sociale con i sottoscritti Rappresentati Istituzioni, uno per ogni Comune interessato, credendo di interpretare le volontà di una vasta popolazione e di un intera classe politica».