Assenteisti, sit in davanti al Loreto: licenziateli!

La rabbia degli infermieri che attendono lo sblocco delle graduatorie di mobilità

"Da dieci anni costretti a lavorare fuori e questi si rubano lo stipendio". Il Codacons si costituisce parte lesa: "Ecco perché aspettiamo cinque mesi per una radiografia". Il sindacato attacca la direzione: "Silenzi omertosi"

Napoli.  

Napoli - Striscioni e slogan davanti al Loreto Mare. Nell'ospedale dello scandalo, dove sono indagate per assenteismo 94 persone e 55 sono finite agli arresti, i pazienti si affacciano alla finestra per vedere cosa succede. Da sei giorni il clamore mediatico non accenna a spegnersi. E questa mattina insieme alle telecamere ci sono i gli aderenti al Movimento infermieri Campani e professioni sanitarie che chiedono a gran voce il licenziamento degli infedeli.

Sono gli infermieri campani costretti a lavorare fuori regione. Sono arrivati da Firenze, Pisa, Milano. Da dieci anni attendono lo sblocco delle graduatorie di mobilità per lavorare vicino alla propria famiglia e portare in Campania la professionalità e le competenze acquisite in altri ospedali.

“Ma per noi questa possibilità è del tutto negata – spiega Giuseppe Fattorusso del Movimento Infermieri Campania - Eppure siamo vincitori di concorso. Ma la Campania è l'unica regione in cui avviene una cosa del genere. Perché il sistema clientelare tutela questi qui dentro – dice puntando il dito verso l'ingresso del Loreto Mare – quelli che hanno il doppio lavoro, quelli che rubano lo stipendio!”.

Al loro fianco anche il Codacons. L'avvocato Giuseppe Ursini questa mattina è andato in Procura a Napoli per costituirsi parte lesa.

“Oltre al danno erariale per lo Stato qui siamo davanti a un reato insopportabile che danneggia soprattutto i cittadini malati. In questo ospedale come in altri ospedali della Campania le liste di attesa, anche per semplici radiografie ed esami dignostici, arrivano a quattro o cinque mesi. Oggi scopriamo l'acqua calda – aggiunge il legale dei consumatori – ma è chiaro che se il medico va agiocare a tennis mentre dovrebbe essere in reparto, le liste di attesa ci saranno sempre”.

Ma chi doveva controllare? E Perché dopo due anni di indagini si arriva oggi a scoprire che un terzo dei dipendenti del Loreto non era in sede?

“Il punto è proprio questo. Ci sono stati silenzi omertosi, persone che dovevano denunciare e non lo hanno fatto – dice Mario De Santis del sindacato Nursing Up – C'erano i margini per sedersi intorno a un tavolo ed evitare tutto questo. Invece si deve arrivare all'esposto anonimo e all'intervento dei carabinieri e dei giudici, perché i direttori amministrativi e sanitari non hanno saputo gestire loro la vicenda quando ancora si poteva intervenire”.

Dalla Regione è il consigliere dei Verdi Francesco Borrelli a chiedere il licenziamento immediato degli assenteisti e la definitiva uscita dal commissariamento della sanità campana. "Devono andare a casa, subito, la magistratura deve essere impalcabile con queste persone. Soprattutto i medici che facevano il doppio lavoro, quelli che hanno le cliniche di famiglia e la villa a Posillipo. E' insopportabile sapere che vengono pagati anche per l'indennità di esclusiva”.

Per Borrelli è arrivato il momento di dire basta. “Basta anche ai commissari che paghiamo 400mila euro all'anno ma dove sono? Per accordi politici si è deciso di lasciare in mano ai commissari la gestione della sanità per otto anni, e questi sono i risultati. E' ora di dare la sanità in mano a De Luca per cominciare il vero risanamento”.