Voto a Portici, la chiesa ai politici: «Fermate la camorra»

La lettera aperta dei sacerdoti della città

Portici.  

Quattro aspiranti sindaci, 27 liste, 650 candidati al consiglio comunale. Ora anche la Chiesa scende in campo, in modo "apartitico" certo. Lo fa con una lettera aperta affissa davanti ai portoni delle parrocchie. Sono 11 i parroci di Portici che hanno sottoscritto il documento "Noi amiamo la nostra città". Nella missiva, i sacerdoti chiedono ai politici di stringere un "Patto per la Legalità". Pretendono che si faccia fronte comune per contrastare camorra, corruzione ed illegalità.

A promuovere l'iniziativa è stato il decano dei parroci porticesi, don Raffaele Galdiero, rettore del Santuario di San Ciro. Insieme a lui, in prima linea, Padre Giorgio Pisano, parroco della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Lo abbiamo sentito. «Chiediamo ai politici di essere chiari ed onesti - ha affermato ai microfoni di OttoChannel 696 - Di ereggere un muro contro le infiltrazione e il malaffare. Di non consentire ai clan di mettere le mani sulla città. Bisogna essere attenti e, a tale riguardo, occorre che anche la cittadinanza sia forte ed unita».

Nel documento i preti pongono anche l'accento sulla questione ambientale e sull'acqua pubblica. «Il Vesuvio è la nuova Terra dei Fuochi e noi siamo a quattro passi dal disastro - aggiunge Padre Giorgio Pisano - Tutti sanno che la zona di San Vito è altamente inquinata. Nel pieno Parco Nazionale si sono scoperti rifiuti tossici. C'è bisogno di gente che si impegni a proteggere il territorio».

«Siamo poi per l'acqua pubblica - conclude il parroco della Chiesa del Sacro Cuore - per ottemperare la richiesta di 27 milioni di italiani che c'è stata a suo tempo».