Salumificio Spiezia, lavoratori in marcia. «Dio ci aiuti»

La protesta a San Vitaliano

San Vitaliano.  

Scendono in piazza ed occupano le strade gli 84 lavoratori del Salumificio Spiezia che rischiano il licenziamento. Dopo una serie di trattative, tutte naufragate, l'impresa ha deciso di avviare le procedure di liquidità. I dipendenti però sperano ancora nel salvataggio del salumificio. Anche se è estremamente difficile. C'è un problema di liquidità. Si vocifera di almeno 5 milioni di euro. Ma potrebbero non bastarne per riavviare le attività in una delle aziende storiche della Campania per quel che concerne la lavorazione, la trasformazione e la commercializzazione di salumi

Il corteo è partito dall'esterno della storica azienda di San Vitaliano e, attraversando la Nazionale delle Puglie, si è è diretto in Piazza Municipio. Al fianco dei lavoratori, oltre alle rappresentanze sindacali, il sindaco di San Vitaliano, Antonio Falcone, e l'onorevole Francesco Ferrara, capogruppo alla Camera di Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista. Sia Falcone che Ferrara hanno deciso di metterci la faccia, chiedendo un incontro urgente al Ministero per lo Sviluppo Economico. L'obiettivo è salvare l'azienda, anche attraverso un processo di "accompagnamento" verso nuove proprietà al fine di tutelare sia il marchio che i lavoratori.

Accanto ai lavoratori che chiedono aiuto alle istituzioni anche la Chiesa di Nola: "Organizzeremo un momento di preghiera davanti allo stabilimento. Il Signore ci aiuterà", ha detto Don Aniello Tortora.