Strage Manchester.«L'odore di bruciato. La paura.Serve sangue»

Il racconto di Valentina. Napoletana vive da 10mesi a Manchester: città blindata, serve sangue

Napoli.  

 

di Simonetta Ieppariello

Manchester risponde alla tragedia con l'aiuto. Passaggi in macchina, posti letto, tè caldo. Tanta è stata la solidarietà dimostrata dagli abitanti della città britannica verso i concittadini colpiti dall'attacco terroristico alla Manchester Arena, dove sono morte 22 persone. Decine i volontari in fila per donare il sangue, poi un rabbino che porta una bevanda calda alla polizia e un tassista di origini indiane che offre corse gratis. Su Twitter sono stati migliaia i messaggi con l'hashtag #roomformanchester, una chiave d'aiuto che ricorda il francese #portouvert. Quello che i parigini utilizzarono per la prima volta il 13 novembre 2015 dopo la strage del Bataclan. Tra gli eori di questa nuova, tragica notte, c'è anche una donna: Valentina vive a Manchester da 3 anni o poco piu'. Studentessa de L'Orientale racconta quanto vissuto. 

«E questo paese mi ha dato tanto per questo ci tengo a raccontarvi quello che so sull'esplosione avvenuta ieri sera. Non ero presente al concerto, ma verso Le 10.30 uno strano odore di bruciato ha invaso la citta'. Le sirene hanno rumoreggiato per tutta la notte E stamane oltre 60 bambini aspettano all hotel holiday Inn, il ritorno dei loro genitori dispersi chissa'dove. Gli ospedali cercano donatori, perchè c'e'bisogno di sangue. E la citta'e'blindata soprattutto nelle zone centrali.Ci sono tante ragazze disperse E qui si respira un'aria veramente pesante,ma teniamo duro!».