Salva la squadra di giovani migranti, «Tam Tam» potrà giocare

Potranno giocare a Basket: sì alla deroga di Malagò

Castel Volturno, nella legge di Bilancio del governo Gentiloni spunta un emendamento che consente il tesseramento dei ragazzi allenati da Max Antonelli

 

di Simonetta Ieppariello

 

Avranno il loro campionato, quello di tutti. E giocheranno con gli altri adolescenti della Campania: perché l’unica legge che conta è quella dello sport. Nella legge di Bilancio del governo Gentiloni, in un comma arriva la norma “salva Tam Tam”: sarà consentito il tesseramento annuale – per società affiliate a federazioni sportive - anche a giovani extracomunitari non in regola con i permessi di soggiorno, a condizione che abbiano seguito le lezioni a scuola per almeno quattro mesi. La manovra  mette riparo in nome del "diritto allo sport per tutti", anche irregolari.

Tutti già lo chiamano già emendamento Tam Tam. Quel gruppo di ragazzini che giocano a basket, nati in Italia ma senza possibilità di esserne cittadini e per questo esclusi dai campionati, apre uno squarcio, una via nella storia dei diritti. Poter giocare, confrontarsi, nel segno del sano agonismo.

Max Antonelli, è il loro coach, l'ex campione che ha scelto gli ultimi e messo in piedi il Tam Tam basket e ha invitato tutti ad una seria riflessione sul futuro del paese, dei giovani. Volevano solo disputare il torneo giovanile under 14, ma il regolamento della federazione italiana basket ammetteva solo due stranieri in squadra.

Sono trascorsi trenta giorni, un mese di mobilitazione, di riflettori nazionali, di allenamenti saltati per andare a rivendicare il futuro, è arrivata la svolta.

Sì perchè i ragazzi del Tam Tam si sono scoperti stranieri nel Paese in cui sono nati e cresciuti, senza la possibilità di praticare a livello agonistico lo sport che amano perché la legge non lo consentiva.

La norma viene introdotta, viene spiegato da fonti di governo, nel rispetto del principio del "diritto allo sport per tutti".

Insomma quanto accaduto è importante e tutto accade anche grazie all’impegno assicurato dal Presidente del Coni Malagò a Le Iene così questi ragazzi possono sognare, giocare, fare sano sporto.

«I miei ragazzi stanno scrivendo una pagina di storia con il loro impegno e la loro voglia di essere italiani», commenta al settimo cielo coach Antonelli e incalza: «Petrucci e Malagò, ha indicato la strada che deve seguire lo sport. Da Castel Volturno è partito il segno concreto di una diritto inviolabile: quello di praticare sport. Mi auguro che la federazione ora prenda atto della volontà politica e accetti la nostra iscrizione, anche in deroga. Il messaggio ricevuto è chiarissimo, non si può mica ignorarlo», replica Antonelli.

«Questo è il senso autentico dello sport. sono ragazzi nati e cresciuti su suolo italiano. Devono poter giocare, sperare, vivere, sognare e confrontarsi.Inoltre credo il senso sia necessario: arricchisce di senso vero di agonismo e competizione sportiva. Non posso che ringraziare il presidente Malagò».

Proprio nel servizio di Viviani per Le Iene di ieri sera c’è stato l’impegno serio del Presidente Malagò.

«Quello che è sicuro è che il mondo dello sport spinge affinché si risolva questo equivoco. Anche perché nel mondo tutti questi ragazzi e ragazze li fanno giocare, a differenza nostra, che invece non possiamo farlo. (…) In tante discipline ci sono molti ragazzi nati in Italia che se vengono convocati per la Nazionale poi non possono andare alle Olimpiadi,  perché non sono iscrivibili. Questo non è giusto». 

Insomma, la politica non c’entra ma il diritto allo sport, per tutti.

«Siamo felici ma ora abbiamo ancora più bisogno del minibus», insiste Antonelli. L'occasione allora è ghiotta per rilanciare la campagna di crowdfundindg: Chi vuole può aderire alla causa del Tam Tam su buonacausa.org. Finora i sostenitori sono una ventina e hanno già raccolto oltre mille euro.