VIDEO | Ospedale Nola, disastro annunciato: «Meglio chiuderlo»

La rabbia dei sindaci che hanno partecipato al sit-in di protesta

Nola.  

La rabbia dei sindaci per lo stato di abbandono in cui verso l'ospedale. Non solo quello di Nola, Geremia Biancardi che ha difeso a spada tratta i medici del "Santa Maria della Pietà". Ma anche quelli dell'agro, che ci hanno messo la faccia. Come Felice Di Maiolo, primo cittadino di Mariglianella: «Esprimo la solidarietà ai medici del pronto soccorso di Nola che operano in un contesto da terzo mondo. Chi sta al vertice, anziché intimare licenziamenti, dovrebbe venire qui di persona, a verificare quel che serve realmente. Noi, le nostre richieste le abbiamo avanzate da mesi. Ecco perché oggi non possiamo far altro che parlare di disastro annunciato. Ciò che ha fatto la Costantini è assolutamente vergognoso. Non si possono sospendere dal servizio professionisti che lavorano in quel modo. Condivido in pieno le parole del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha preso una posizione chiara e netta in favore dei dipendenti dell’ospedale di Nola. Saremo in presidio permanente fin quando De Luca non ridarà la dignità ai nostri concittadini e ai pazienti che vengono ricoverati in questo ospedale».

Duro anche il sindaco di Liveri, Raffaele Coppola: «La situazione che si è venuta a creare in queste ore è un disastro annunciato. Più volte noi sindaci, interpretando le volontà dei nostri concittadini, abbiamo evidenziato le difficoltà enormi di questo nosocomio. La politica deve ricominciare ad essere politica. Serve una classe dirigente che pianifichi lo sviluppo dei territori. Basta utilizzare la sanità come strumento di lottizzazione. Utilizziamo la sanità nel rispetto dei diritto dei cittadini. Noi chiediamo al Governo regionale di comportarsi in quanto tale. Bisogna cominciare a guardare alla sanità locale con una logica aziendale, di efficienza e pianificazione, ma soprattutto di rispetto al diritto della salute dei cittadini. Noi siamo la Regione in cui le tasse per la sanità sono le più alte, e a fronte di queste tasse non c’è un servizio commensurato. Questo è doppiamente scandaloso. Se i cittadini non pagassero nulla per la sanità, magari potremmo anche accettare di avere dei disservizi. Giacché i cittadini, che noi rappresentiamo, pagano e pagano molto, è giusto che il servizio sia eccellente come nelle Regioni del Nord ed anche di più».

 

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