Fuga di gas «Davide è morto carbonizzato in quell'inferno»

45 anni nato al Rione Don Guanella è stato trovato senza vita dopo l'esplosione

Napoli.  

Un uomo, Davide Conato, di 45 anni, è morto carbonizzato e cinque feriti, di cui uno in pericolo di vita, in seguito all'incendio che si è sviluppato dopo una fuga di gas dai locali caldaie della piscina Ariete ai Camaldoli. La tragedia si è consumata ieri mattina, dopo una fuga di gas.I due operai della ditta incaricata Antonio Rufo e Mario Moccia, si sono avviati verso il locale caldaie. Alle loro spalle Davide Conato, addetto del centro sportivo, seguiva il lavoro. 

E’ bastato aprire la porta del locale caldaia e si è scatenato l’inferno. I due operai che erano al lavoro sono stati travolti dalle fiammate. 

Per Davide Conato, invece, non c'è stato nulla da fare. Il suo corpo è stato ritrovato, carbonizzato fra due auto nel parcheggio. 

Nella seconda esplosione travolto anche il figlio del gestore, Luca Russo che si era fermato a parlare con Franco Sansiviero. 

Un testimone ha raccontato di aver visto una persona avvolta dalle fiamme correre verso la piscina e gettarsi in acqua per spegnere il fuoco che aveva aggredito tutto il suo corpo. I feriti, cinque in tutto di cui due in gravi condizioni e uno in imminente pericolo di vita, sono stati trasportati al Cardarelli dove sono scattate le procedure di emergenza.  Non ci sono ipotesi, attualmente, sulle cause che hanno determinato l'incendio e le due esplosioni.