Orrore in Campania: ragazzino violentato in strada dal branco

Undici gli aguzzini: tre sono liberi, hanno meno di 14 anni. Stupro anche nel campo da calcio

Giugliano in Campania.  

«Vostro figlio è gay perciò fa queste cose». Hanno provato a dire di tutto per giustificarsi dei loro atti violenti ed osceni commessi per 4 anni sul 13enne. La mamma ha voluto ascoltarli, uno per uno i presunti aguzzini del suo bambino. Ha bussato alle loro porte, parlato con i genitori e con loro, i bulli. Presunte violenze andate avanti per quattro anni. Racconti shock poi confermati dall'adolescente che ai carabinieri ha raccontato la sua versione dei fatti che è ancora più sconvolgente.  Atti osceni, vessazioni, minacce. Il branco in azione a Giugliano è composto da undici minorenni. Le violenze hanno avuto inizio nel 2013. Per un paio di anni, poi una interruzione. Quando lo scorso dicembre uno dei componenti del gruppo lo avrebbe incontrato di nuovo quel ragazzino tutto sarebbe ripreso. Di nuovo, forse approfittando del suo lieve disagio psichico. Le violenze si sarebbero consumate in un vicolo isolato del centro e una volta a casa di un componente del gruppo e poi nel capetto di calcio alle spalle della chiesa. Coinvolti nell’indagine ragazzi dai 13 ai 17 anni.

Le perizie mediche hanno accertato gli abusi. Ora il giovane è seguito da uno psicologo e dalla sua famiglia.  Tre non sono imputabili, perché minori di 14 anni, gli altri però sarebbero accusati di violenza sessuale e sequestro di persona. Nelle prossime ore i ragazzi saranno ascoltati dal pm del tribunale dei Minori accompagnati dai loro avvocati. 

Indagano i carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania guidati dal capitano Antonio De Lise. 

Le indagini dei carabinieri sono state rapidissime, in breve tempo sono riusciti ad individuare tutti i componenti del gruppo. «L'episodio portato alla luce dall'indagine dei carabinieri della Compagnia di Giugliano è terribile. Non ci sono parole per commentare. L'idea che a compiere le violenze sia stato un 'branco' di minori, di cui due con meno di 14 anni, e che siano andate avanti per ben quattro anni lascia sgomenti». A dirlo è il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello.