Basta stese. Basta camorra. Il popolo marcia nel Rione Sanità

«Questa è la nostra risposta», commenta il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani

Napoli.  

Persone in marcia. Grida. Slogan contro stese, camorra, crimine in una Napoli nuova quella che che si ribella al crimine organizzato a clan vecchi e nuovi che seminano paura e morte, violenza ed estorsioni. Impensabile fino a qualche anno fa.

Nel cuore di Napoli. Quel centro antico impenetrabile La Sanità. Prima i turisti, la luce della bellezza che con tv e persone ha acceso un faro di speranza per chi vive onestamente nel Rione Sanità, quello delle faide, stese, camora.

Il quartiere Sanità si mobilita, scende in piazza e manifesta contro la violenza e la criminalità. Sono almeno 200 i cittadini, gli attivisti e i rappresentanti dei comitati che urlano il loro no al terrore delle stese e agli atti intimidatori che da tempo stanno soggiogando il quartiere.

«Questa è la nostra risposta», commenta il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani. «Solo due anni fa era impossibile pensare a una manifestazione contro la camorra in piazza. Oggi è una realtà e noi continueremo a fare la nostra parte affinché questo quartiere continui a liberarsi».
 
In marcia c'era, ieri sera, anche il padre di Genny Cesarano vittima innocente della violenza ceca. Tutti in marcia hanno sfilato per le strade della Sanità. C'è voglia e volontà di riscatto. Gli ultimi mesi raccontano di una vita e realtà nuova nel rione. Gente oneste, commercianti, gente comune che dice no mettendoci la fiaccia, marciando in strada. Gridanto il proprio no alla camorra.