Ischia 1 morto, «Un boato, poi una tempesta di polvere»

Si cerca un'intera famiglia sotto le macerie. L'affondo del presidente geologi

Casamicciola Terme.  

 

di SImonetta Ieppariello

 

Una vacanza diventata un incubo sull'isola verde. Improvvisamente. Un morto, sette dispersi. Decine di feriti, alcuni gravi. E l'unico ospedale dell'isola che è stato evacuato perchè i crolli sono avvenuti su quella dorsale dell'Epomeo, dove sono avvenuti i crolli. Una misura necessaria in via precauzionale. Nessun crollo nel presidio sanitario. La tragedia di Ischia si consuma in una notte di agosto , di un'estate maledetta. Dopo la tragedia dei due sub, allieva e maestro, morti a Cala delle Formiche e la 19enne in ferie morta annegata, trascinata dalle onde e correnti, la notte nera, quella dei crolli, morte. La lunga notte dell'emergenza terremoto ad Ischia.

E' quanto accaduto ad Ischia alle 20,57 di questa sera. Un boato e immediatamente l'interruzione di energia elettrica per qualche minuto. Si capisce immediatamente che quanto accaduto non è la solita scossa “flegrea” che si ripresenta anno dopo anno, ma è qualcosa di più. Secondo i primi dati dell'Ingv si è trattata di una scossa di magnitudo 3,6 e una profondità di circa 10 chilometri. Nonostante la scossa non appaia eccessivamente forte la bassa profondità l'ha resa più violenta per le abitazioni e quindi per la popolazione. «Ma non si tratta di crolli normali - è il duro monito del presidente dell'ordine dei geologi Grossi -.  Non e' normale che un terremoto di 3,6 determini crolli di edifici ed evacuazione di ospedali. Le cause potrebbero essere ricercate negli effetti di amplificazioni sismiche locali o nelle costruzioni abusive realizzate senza alcuna verifica sismica": cosi' in una nota Egidio Grasso, presidente dell'Ordine dei geologi della Campania. "La profondita' dell'ipocentro e' paragonabile con quella dei recenti terremoti dell'Italia centrale (10 Km) quindi di natura tettonica", ha concluso Grasso.

Confermati decine di crolli in tutta l'isola soprattutto a Casamicciola come ha anche testimoniato la tenenza della Guardia di Finanza che ne ha contati almeno 6 o 7. Ma su tutta l'isola la protezione civile già presente sull'isola per l'ordine pubblico estivo, sta mappando il territorio. Molti passeranno la notte all'aperto.

La persona morta è una donna colpita dai calcinacci della chiesa di Santa Maria del Suffragio. Si cerca un intero nucleo familiare di sette persone che si troverebbero sotto le macerie della propria abitazione. Fra Casamicciola e Forio i dispersi sarebbero in tutto dieci. I feriti sono 25, alcuni molto gravi. Distrutta la chiesa del Purgatorio, isolati numerosi alberghi.

L'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato per la presenza di numerose crepe nel palazzo. Nella struttura sono rimasti solo cinque degenti intubati. Allestita e operativa un'area di pronto soccorso esterna all'ospedale, in attesa delle verifiche di staticità sulle strutture. Pronti i trasferimenti in eliambulanza ed idroambulanza dei pazienti ricoverati nel reparto Rianimazione. Sono inoltre disponibili 3 traghetti Medmar e Caremar per eventuali ulteriori trasferimenti.

"Ho sentito un boato. poi il buio - racconta Francesco Melillo, un avellinese in ferie sull'Isola -. Quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada. Donne che gridavano e paura hanno scandito il tempo che è seguito. Siamo davvero tutti sotto choc. Credo che resteremo in spiaggia. Per tutta la notte. Stiamo bene, ma vogliamo tutti tornare a casa». Sui moli c'è ressa. Migliaia di turisti in preda al panico vogliono raggiungere la terra ferma. 

Ospedale evacuato
Disposta l'evacuazione dell'ospedale Rizzoli. Unico dell'isola attivo, tanto da destare la preoccupazione dei sindaci visto che ora non si sa dove portare i feriti che aumentano di numero. Nell'ospedale sono rimaste solo 5 persone intubate che non possono essere trasportate perche in pericolo di vita.

Elisoccorso, centrale al Cardarelli
È scattato il piano di emergenza sanitario per i soccorsi alla popolazione di Ischia: già disposta unità di crisi del Cardarelli per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza. Parte dell'ospedale di Ischia è stato invece evacuato per verifiche strutturali. Sui luoghi interessati dai crolli sono al lavoro squadre di volontari della protezione civile regionale.

Forze dell'ordine in campo
Al momento le forze dell'ordine sull'isola, tra tutti i corpi, sono 100 unità, tante vista la grandezza dell'isola, ma poche rapportate alle persone in vacanza e all'emergenza del terremoto. Un traghetto è stato messo a disposizione delle forze dell'ordine per far raggiungere l'isola a polizia e carabinieri.