VIDEO Omicidio Scampia: Notturno ucciso per vendetta

La tragica uccisione del figlio del boss Raffaele Notturno

Napoli.  

Uno sgarro per motivi economici potrebbe essere la causa dell’uccisione del figlio del boss Raffaele Notturno in via Ghisleri a Scampia. 

Nicola Notturno è stato massacrato con il macabro rituale riservato ai capiclan e agli infami: dieci colpi di pistola, molti dei quali esplosi al volto. 

Ora le indagini imboccano una pista precisa. In un primo momento si era pensato si trattasse di una vendetta trasversale maturata per colpire lo zio del ragazzo, che oggi è collaboratore di giustizia.

Ma invece forse il giovane sarebbe stato ucciso per un debito di una consistente partita di droga non pagata.

Nicola «'o chiatto» avrebbe deciso di riorganizzare le piazze dello spaccio in lizza con tre gruppi concorrenti: gli ex alleati Abete e Abbinante, gli Amato-Pagano e i «girati» della Vannella Grassi. 

Poche ore dopo ancora un morto: i killer sono tornati in azione nel Parco Verde di Caivano. 

I sicari con due colpi di pistola hanno freddato Giuseppe Raimo, 52 anni, già noto alle forze dell'ordine all'ingresso dell'isolato B2/6: quello che funge da base operativa della cosiddetta piazza di spaccio dei «carcerati», gestita nel recente passato da Rosa Amato, meglio nota come «Rosetta a terrorista», e i cui proventi sono ancora distribuiti tra le famiglie degli spacciatori finiti in galera. 

Tra le ipotesi sulle quali stanno lavorando gli inquirenti, quella che sembra più meritevole di attenzione investigativa è la «pretesa» della vittima di «prendersi» una delle principali piazze di spaccio, al momento senza un vero e proprio responsabile.