Movida, dal primo giugno la nuova ordinanza anti-caos

Il provvedimento, il summit in Prefettura

Napoli.  

di Simonetta Ieppariello

Movida violenta e fracassona, scatta la nuova ordinanza per la città di Napoli. Nuove regole dal primo giugno. Le novità sono state decise questa mattina nel corso del Comitato Ordine e Sicurezza svoltosi in Prefettura alla presenza del prefetto Carmela Pagano, del questore Antonio de Jesu del sindaco di Napoli Luigi de Magistris dell'assessore alla Polizia Municipale Alessandra Clemente, del capitano della Municipale Ciro Esposito e dei rappresentanti di carabinieri e Guardia di Finanza.

Al centro della discussione non solo la zona baretti ma anche quella del Vasto da giornI scenario di scontri tra immigrati e cittadini. Accoltellamenti, grida, degrado e violenza hanno reso la convivenza di cittadini di diverse origini impossibile.

Una bomba pronta ad esplodere e il summit della Prefettura sta tentando di trovare soluzioni efficaci. C’erano stati anche i cori di rivolta contro gli immigrati con la richiesta, chiara, di sfollarli dalla zona.  Il sindaco a margine della riunione ha affermato però che a Napoli non c'è emergenza movida ma attenzione ai punti critici della città. il tutto rimarcando come nella zona Vasto e strade limitrofe, siano già oggetto di un piano di controllo straordinario.

Poi il primo cittadino si è soffermato sull'aggressione all'ambulanza del 118 di qualche giorno fa che aveva fatto andare su tutte le furie il presidente dell'Ordine dei medici Scotti, che non le aveva mandate certo a dire. "Napoli non è come Raqqa" ha precisato de Magistris, rimarcando come certe affermazioni non facciano bene alla città.

Il nodo da sciogliere restano le richieste avanzate dai comitati di residenti della zona di Chiaia che avevano chiesto di anticipare la chisura obbligatoria dei locali nel week end, di venerdì e sabato.

L’ordinanza del sindaco che impone il rispetto di alcune regole in zona è in scadenza. Un documento che la Municipalità giudica insufficiente ma che chiede venga confermato «con una variazione di orari e con l’inserimento di sanzioni serie e certe. Solo in questo modo si potranno ottenere dei risultati. Ormai - concludono il presidente e l’assessore - la situazione si è incancrenita per l’insipienza, la scarsa volontà di risolvere la questione in maniera definitiva. La cosiddetta movida, se veramente deve essere tale alla pari delle altre città del mondo occidentale, va spostata in altri luoghi come, ad esempio, il molo San Vincenzo e l’area del Molosiglio. Una seria amministrazione comunale non può non comprenderlo». Intanto la movida è in fase di spostamento per motivi stagionali. I locali di Chiaia stanno cercando casa nell’area di Bagnoli per organizzare serate sotto le stelle o, come il Babar, delocalizzano una serie di iniziative a Santa Lucia. Ma l’estate funzionerà in città, da quanto sembra, come banco di prova aspettando l’arrivo dell’inverno.