Video hot a Pozzuoli, c'è l'inchiesta:prime denunce in Procura

Il caso Pozzuoli, le indagini

Vi sarebbero alcune persone denunciate dalla polizia per violazione della privacy e diffamazione. Ancora nessuna iscrizione nel registro degli indagati

Pozzuoli.  

La polizia ha trasmesso una prima informativa alla Procura di Napoli sul caso della ragazza di Pozzuoli che non sta andando a scuola dopo la diffusione in chat di un suo video hard. L'informativa del commissariato di Pozzuoli sarà trasmessa alla sezione della Procura, coordinata dall'aggiunto Fausto Zuccarelli, che si occupa di reati informatici. Ci sarebbero alcune persone denunciate per violazione della privacy e diffamazione, ma ancora nessuna iscrizione ufficiale nel registro degli indagati.

Il fascicolo non sarebbe ancora stato assegnatoi. Non si conoscono i nomi delle persone denunciate per le ipotesi di reato di violazione della privacy e diffamazione, formulate in seguito all'esposto presentato dai familiari della ragazza.

Intanto c’è la denuncia del ragazzo presente nel video che dichiara di non essere stato lui a divulgare la clip. Ha denunciato l’intromissione abusiva nel suo cellulare, lo stesso con il quale aveva girato il video hard poi diventato virale e finito a migliaia di utenti tramite Whatsapp. Poi c’è anche la denuncia presentata dalla blogger Selvaggia Lucarelli alla polizia postale di Milano. La giornalista ha consegnato tutto il materiale in suo possesso, tra cui lo screenshot tratto dal post di un giovane che aveva commentato pubblicamente su Facebook il video incriminato con parole forti. Tanto forti da farla infuriare

La sezione coordinata dall'aggiunto Zuccarelli si sta occupando anche del caso di Tiziana, la 31enne che si suicidò a Mugnano per la diffusione in rete di video hard: i magistrati della procura partenopea procedono per gli stessi reati - violazione della privacy e diffamazione - mentre gli inquirenti della procura Napoli Nord indagano per istigazione al suicidio