VIDEO «Mio figlio preso in giro per il colore della sua pelle»

Parla la madre del ragazzino che ieri ha accoltellato un coetaneo di 15 anni fuori scuola a Napoli

Napoli.  

Veniva preso in giro per il colore della sua pelle. Tensioni e rabbia con i compagni, questo il contesto in cui sarebbe maturato il litigio finito nel sangue ieri a Napoli. Un episodio accaduto per strada, tra due studenti dell’Ic Confalonieri. Due settimane fa la mamma del ragazzino che ieri ha accoltellato un compagno di scuola voleva per suo figlio il trasferimento in un istituto privato. «Volevo per lui un luogo protetto - afferma -. La mia preoccupazione era che potesse esplodere la rabbia che provava per tutto quello che aveva subito, per tutti gli insulti che riceveva per il colore della sua pelle - dichiara a Il Mattino». 

Due ragazzini finiti al centro delle pagine di cronaca per una lite finita nel sangue. Le famiglie, i parenti che restituiscono uno spaccato in cui entrambi sarebbero stati vittima di paura e violenze, offese e  dispetti, insulti tra coetanei.

«Quel ragazzino è un bullo, ha già dato fastidio in passato a Matteo». E’ la rabbia dei familiari della vittima, accoltellata al cuore. Il 15enne ora sta bene e il suo aggressore, 14 anni, è accusato di tentato omicidio.

Classi diverse, pochi mesi di differenza di età, studenti di terza media entrambi. Tre fendenti e il sangue che scorre dopo la scuola all’esterno di quella scuola media nel centro della Napoli antica. Pare che i due avessero appuntamento per chiarirsi. 

Gabriele, l’aggressore, dopo aver ferito a sangue è scappato. Dopo tre ore ieri pomeriggio è arrivato in commissariato e ha raccontato di essersi armato per difendersi. «Ho fatto una cavolata», ha raccontato.

Al termine dell’interrogatorio il sostituto procuratore del tribunale dei minori ha predisposto il trasferimento del ragazzino al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei del Tribunale per i minori. Ora la polizia indaga sui precedenti, su ipotetiche minacce scambiate prima dell’accoltellamento e sul perché di quel coltello in tasca.