"Creazione, ultima frontiera", Rubini presenta il suo libro

Il sacerdote napoletano racconterà il suo pensiero alla Mondadori di Brusciano

Brusciano.  

Creazione ed evoluzione sono davvero due mondi distanti? Fino a quando esisterà il conflitto tra la genesi e le teorie evolutive? Quale sintesi, se esistono? Risponderà a queste e a tante altre domande, Costantino Rubini autore del libro “Creazione, ultima frontiera”, pubblicato da Bonfirraro editore, che sarà presentato per la prima volta alla libreria Mondadori di Brusciano. L’appuntamento è per il prossimo venerdì 9 settembre, alle ore 18.30: all’incontro con il noto sacerdote napoletano interverranno Antonio Castaldo, giornalista e sociologo, e Salvatore Purcaro, parroco della città, con la moderazione del librario Giuseppe Pellegrino. 

Insieme proporranno un viaggio, un dibattito sulla necessità del sapere teologico che ha bisogno di essere divulgato, come quello scientifico, per divenire “popolare” nell’accezione più nobile del termine e non rimanere relegato in gruppi ristretti di esperti; una riflessione che allontana feticci polverosi e decadenti di antichi conflitti tra creazione ed evoluzione, ancora vive nella ricerca del sapere, ma che in realtà non sono altro che reperti da museo.

È così che, davanti alla bellezza del creato, il pensatore con l’abito talare ha avviato un lungo processo di riflessione, tanto profonda, quanto semplice e facilmente comprensibile, sulle grandi domande dell’uomo prendendo spunto proprio da Star Wars, la saga di George Lucas che dal 1977 spopola nel panorama cinematografico internazionale, e dalla serie Star Trek che ha inizio con la fatidica, celebre frase: “Spazio, ultima frontiera ...”, da cui il titolo del libro. 

Fede e scienza, quindi… ma perché la fantascienza? «Ho trovato bella, interessante e complessa – rivela - la possibilità di scandagliare il bagaglio storico-culturale della teologia e coniugarlo con il circuito pop che permea nelle case della gente, attraverso i media, la tv e il cinema. Nella saga lucasiana, dentro l’articolato intreccio della trama, dietro i roboanti e spettacolari effetti speciali, al di là dei messaggi di filosofia politica, giuridica e morale contenuti ed esplicitati, si percepisce una eco costante di sottofondo, un sibilo non secondario: è un’indefinita “forza” che genera e mantiene unito il tutto nella loro galassia, lontana lontana. Sono affascinanti i sentieri del pensiero che si celano dietro “la forza” della imponente narrazione stellare». 

Un’astronave troneggia in copertina…. «Ispirato da un cielo di inequivocabile bellezza, ho scelto l’Enterprise per invitare i lettori a percorrere un viaggio nella cultura “pop”, perché sono convinto fermamente che il sapere teologico abbia bisogno di essere divulgato, come quello scientifico, per divenire “popolare” nell’accezione più nobile del termine e non rimanere relegato in gruppi ristretti di esperti».