Botti, il sindaco vieta l'accensione e gli spari a Casoria

Fuccio: «Un gesto di civiltà a tutela dei cittadini»

Casoria.  

Con l’ordinanza n. 44 firmata in data odierna, il sindaco di Casoria Pasquale Fuccio ha vietato l’accensione, il lancio e lo sparo sull’intero territorio comunale di fuochi d’artificio, mortaretti, petardi e bombette varie. L’inosservanza delle disposizioni comporterà l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari ad euro 200. Delle violazioni commesse dai minori risponderanno coloro  in capo ai quali vi è la potestà genitoriale ovvero i soggetti tenuti alla loro sorveglianza. Ad essere incaricati dell’attuazione dell’ordinanza sono gli agenti di Polizia municipale e le Forze dell’Ordine. Deroghe potranno essere concesse dall’Amministrazione comunale, su richiesta scritta e motivata, ed in ogni caso nei limiti consentiti dalla legge.

«Si tratta di un atto di civiltà che traspone sul piano giuridico una nostra salda convinzione, ovvero che la pubblica e privata incolumità dei cittadini vada tutelata con ogni mezzo. A noi figure istituzionali spetta il compito di infondere la cultura della legalità e far comprendere a chi ci sta vicino che l’uso, specie se incontrollato e senza l’adozione delle minime precauzioni, di fuochi d’artificio può procurare pericoli e danni, diretti ed indiretti, a se stessi e agli altri, minacciando pesantemente anche l’ambiente in cui viviamo», spiega il sindaco Pasquale Fuccio.

«A ciò si associa – aggiunge il primo cittadino – la necessità di limitare il più possibile rumori molesti nell’ambito urbano, in tutte le vie e piazze ove si trovino persone, in particolare in prossimità di scuole, uffici pubblici e luoghi di culto».

«L’Amministrazione ha raccolto in questi giorni – conclude Fuccio – numerose lamentele da parte dei cittadini, infastiditi dallo scoppio di petardi e dal lancio di razzi. Di qui l’esigenza di porre rimedio ad un fenomeno che ogni anno nel periodo a ridosso del capodanno rappresenta una fonte di rischi sempre più seri per la nostra comunità».