Veleni a Calabricito, il sindaco: «Ecco cosa abbiamo fatto»

Raffaele Lettieri replica alle accuse di immobilismo mosse dal Meetup Cinque Stelle di Acerra

Acerra.  

«Altro che inerzia o omissione. Le accuse dei cinque Stelle sono destituite di ogni fondamento». Non è proprio una vera replica ufficiale alle accuse del Movimento pentastellato ma le dichiarazioni fornite dall'ufficio stampa ed atribuibili al sindaco di Acerra, rappresentano comunque una "difesa" rispetto al presunto immobilismo dell'Ente sui terreni di Calabricito. Raffaele Lettieri e la sua Amministrazione Comunale - fanno sapere dall'ufficio stampa - non sono stati inermi. Anzi, sono numerosi i provvedimenti adottati. A cominciare dal 2014 quando, in riscontro al decreto (del 11 marzo dello stesso anno) del Ministero dell’Agricoltura che indicava i terreni in Campania da sottoporre ad indagine nonché ad interdizione della commercializzazione dei prodotti agricoli, ed individuava nella zona di Calabricito alcune particelle di terreno oggetto proprio di questa interdizione, il primo cittadino di Acerra chiese alla Polizia Municipale e al servizio ambiente di attivarsi tempestivamente (per tutti i terreni individuati) secondo i parametri indicati proprio da quel decreto. In quella circostanza, il Comune accertò pertanto chi fossero i proprietari di quei lotti, con una mappatura completa, e relativa notifica dello stesso decreto a tutti.

Un anno dopo, nel febbraio 2015, viene pubblicato il decreto 12 febbraio 2015, cosiddetto decreto Terra dei Fuochi, che riduce (rispetto al 2014) l’elenco dei terreni acerrani da interdire definitivamente. In seguito a questo atto il sindaco Lettieri - stando agli atti che ci vengono forniti dall'ufficio stampa - emana ben due ordinanze con le quali ordina l’interdizione della produzione agroalimentare e silvo-pastorale, e preclude ogni attività sulle campagne segnalate, compresi due terreni di Calabricito. Atti pubblici, notificati anche ai proprietari.

A tutto questo, inoltre, deve essere aggiunto anche un altro dato: proprio qualche mese fa, giugno 2016, arriva al Comune una nota della Guarda Forestale dello Stato, che, richiamando il decreto del 2014, chiede al Comune, con la finalità di effettuare le attività di indagine previste nel 2014 su tre lotti ricadenti nel Comune di Acerra, di cui uno solo a Calabricito, la rimozione di alcuni rifiuti presenti. In conseguenza di ciò, il Comune emette tre ordinanze per obbligare i proprietari alla rimozione dei rifiuti, minacciando in caso contrario di agire in danno con conseguente pagamento delle spese da parte dei privati.