Ambiente, M5S: Vertici Arpac parlano in burocratese

Restano criticità e contraddizioni

La nota del Movimento 5 Stelle con gli interventi di Valeria Ciarambino e Maria Muscarà...

Napoli.  

“Un’audizione importantissima che segue di pochi giorni quella del Commissario dell’Arpac e conferma le gravi criticità già emerse. Oggi abbiamo ascoltato il responsabile della Trasparenza e anticorruzione e il dirigente al Personale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, nonché il responsabile della Direzione generale Ambiente della Regione Campania. Abbiamo ripercorso tutte le anomalie rilevate, a partire dai rilievi dell’Anac di un anno fa sulla mancata trasparenza che ancora per gran parte permane, al non aggiornamento del sito web e alla scarsa fruibilità delle informazioni in esso contenute da parte di cittadini e istituzioni, alle gravi anomalie sui criteri adottati per l’inquadramento e il compenso dei dirigenti, alla creazione di strutture complesse con relative nomine dirigenziali non previste dal regolamento, al mancato controllo da parte della Regione. Alcune scelte adottate, con impegno di denaro pubblico, sembrano scaturire da criteri fantasiosi, che non rinvengono la loro ratio nei regolamenti vigenti”.

E’ quanto ha affermato la Presidente della Commissione Trasparenza Valeria Ciarambino in occasione dei lavori della commissione, che si è riunita stamani sulla mancata trasparenza e le criticità gestionali dell’Arpac. “Quanto emerso oggi in audizione è allarmante - sottolinea Ciarambino - le risposte anche da parte della Regione hanno dimostrato la quasi totale assenza di controllo e da parte dei dirigenti Arpac un linguaggio burocratico e affermazioni del tipo ‘nel limite delle responsabilità’, che equivalgono al classico scaricabarile”.

“Sono tanti i nodi da sciogliere, anche in riferimento alla spesa di tanti soldi pubblici - evidenzia - intanto constatiamo che almeno sul sito web, anche grazie alla nostra azione di impulso, alcune sezioni sono state aggiornate”. “Per tutte le criticità sulle quali ancora non c'è risposta, abbiamo ritenuto di riconvocare la Commissione Trasparenza tra un mese - continua - e ci attendiamo riscontri soprattutto da parte della Regione rispetto a tutto quanto denunciato". “Resta comunque incomprensibile come sull’Arpac, un ente strumentale che riceve milioni di euro di finanziamenti pubblici - fa notare il presidente - non si sia esercitato da parte della Regione Campania alcun controllo approfondito, anche rispetto ad evidenti irregolarità, giustificandolo col fatto che l’Arpac è un’agenzia ed ha una sua autonomia”. “Ci riserviamo di trasmettere il contenuto delle audizioni ed i documenti acquisiti - aggiunge - alle autorità giudiziarie competenti e all’Anac per le perduranti inadempienze”.

“Ci auguriamo che l’assessore all’Ambiente Bonavitacola, oggi assente, - conclude Ciarambino - decida di partecipare alla prossima seduta della Commissione Trasparenza, in quanto rappresentante della giunta e responsabile dell’ambiente”.

“Continuo a ritenere scandalosa la gestione del sito web dell’Arpac - attacca la consigliere regionale del M5S Maria Muscarà - i dati, le informazioni oltre a non essere aggiornate, non sono fruibili e decifrabili per il cittadino e per i sindaci, che hanno la responsabilità della tutela della salute pubblica”. “Dopo oltre un anno e un sollecito dell’Anac registriamo solo parziali modifiche al portale - continua - i dati delle rilevazioni delle centraline sui territori sono parziali e immessi in ritardo, e più che altro non sono validati”. “Un lavoro che in rapporto alla tutela della salute pubblica, mi riferisco agli inquinanti nell’aria - conclude Muscarà - risulta inutile e non fruibile dal cittadino comune”. 

Redazione