Consigliere regionale fuma spinello: così colpo alla camorra

Borrelli pubblica su Facebook una foto mentre fuma uno spinello: così discussione

Una provocazione per tornare a discutere in maniera seria della liberalizzazione delle droghe leggere. Protagonista è stato il consigliere regionale dei Verdi

Napoli.  


Fuma uno spinello in un "Coffe shop": la provocazione di Borrelli per tornare a discutere in maniera seria della liberalizzazione delle droghe leggere. Protagonista è stato il consigliere regionale dei Verdi della Campania, Francesco Borrelli, che oggi – nella giornata mondiale della Cannabis – ha pubblicato sul suo profilo facebook una sua foto mentre fuma uno spinello in un Coffee shop di Amsterdam: un modo per chiedere una discussione seria sulla liberalizzazione delle droghe leggere.
“Ho deciso di pubblicare su Facebook la mia foto mentre fumo uno spinello in un Coffe shop di Amsterdam nella Giornata mondiale della Cannabis perché sono convinto che sia necessaria una discussione seria e libera da pregiudizi sulla liberalizzazione delle droghe leggere”, dice Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità e politiche sociali, ricordando che “la Campania si presenta con all’attivo un ordine del giorno, approvato quasi un anno fa, a luglio, in cui il Consiglio regionale chiedeva al Parlamento una discussione serena e libera da pregiudizi sull’opportunità di liberalizzare le droghe leggere”.

“Il Consiglio regionale ha anche dato il via libera all’uso dei medicinali a base di oppiacei per alcuni tipi di malattie, proprio perché si vuole affrontare i temi dell’uso della cannabis senza alcun pregiudizio”, aggiunge Borrelli raccontando che “nello scorso fine settimana sono stato ad Amsterdam anche per vedere come funziona il consumo e la vendita di cannabis nei famosi coffe shop e ho avuto la conferma che liberalizzare le droghe leggere sarebbe anche un modo efficace per combattere la camorra che, dallo spaccio delle sostanze stupefacenti, anche quelle leggere, ricava gran parte dei suoi guadagni illeciti e la questione della liberalizzazione, però, non può essere affrontata con pregiudizi inaccettabili”.