Minacce al candidato sindaco. PD al Prefetto: «Rinvia il voto»

La denuncia dei democratici sommesi

Somma Vesuviana.  

Sospetti, veleni, minacce ed intimidazioni. Nel mezzo, il dietrofront di candidati e liste dalla competizione elettorale. Ora anche le presunte pressioni di un carabiniere per far ritirare l’aspirante sindaco dem e favorire il candidato di Forza Italia. Carabiniere che, pur non essendo sotto accusa, ha presentato domanda di trasferimento.

La già agitata campagna elettorale a Somma Vesuviana, si arricchisce di un nuovo elemento di caos. Tanto basta ai democratici per chiedere al Prefetto di rinviare le elezioni. Quasta mattina, nella sede del circolo democrat, in Piazza Vittorio Emanuele, si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale è stata spiegata ad iscritti e simpatizzanti la ratio dell'iniziativa.

A prendere la parola è stato il segretario cittadino del PD, Giuseppe Auriemma: «Non arretriamo di un centimetro, non abbiamo paura di affrontare questa situazione e la nostra rinuncia alla presenza in questa campagna elettorale, vuole segnare un dato. C'è una competizione elettorale inquinata. Dinanzi a questa situazione, qualche domanda forse se la devono porre le Istituzioni. Dal canto nostro - conclude Auriemma - invieremo una formale richiesta al Prefetto per il rinvio delle elezioni. Noi crediamo, infatti, che debbano svolgersi tra qualche mese in una condizione di completa serenità democratica che in questo momento manca a Somma».

Il segretario cittadino Auriemma chiarisce poi gli episodi che hanno indotto il candidato sindaco Giuseppe Bianco a ritirarsi dalla competizione elettorale. «Avevamo una coalizione, avevamo un candidato sindaco. In ventiquattr'ore non c'era più una coalizione, e non c'era più un candidato sindaco. Bianco ci ha parlato di una telefonata anonima e di una intimidazione. Era impaurito e terrorizzato. Noi abbiamo dovuto prenderne atto. Abbiamo anche ipotizzato ad una rappresentanza di bandiera. C'era altri amici che avevano dato la propria disponibilità a guidare la lista. Alla fine, con voto del direttivo, abbiamo deciso di rinunciare per testimoniare e denunciare un problema. Un gravissimo problema».