De Magistris-De Luca, stretta di mano ma è guerra per il voto

E' presto per dire che torni il dialogo ora che si avvicina la sfida per le amministrative

di Pierluigi Melillo

Si sono stretti la mano per due volte, questa mattina, dopo mesi di accuse e polemiche. Si sono salutati senza imbarazzo, tra l'incredulità e lo stupore dei presenti.

Ma è ancora presto per dire che tra De Magistris e De Luca stia riprendendo il dialogo.

Stavolta non potevano davvero ignorarsi in piazza Plebiscito per l'inaugurazione di Futuro remoto, sotto lo sguardo attento del rettore Manfredi che li aveva invitati. Le incomprensioni restano, come pure gli attacchi feroci sferrati senza esclusione di colpi da qualche tempo. E sembra strano che possa arrivare il disgelo proprio ora che si entra nel vivo della campagna elettorale per le amministrative dell'11 giugno, con sindaco e governatore pronti a sfidarsi fino all'ultima preferenza.

Il sindaco di Napoli ha lanciato i candidati a sindaco di DemA, il movimento ormai sta prendendo piede in Campania, ramificandosi in realtà importanti, da Portici a Pozzuoli. Ma la città simbolo della rivoluzione di De Magistris è di sicuro Bacoli, dove la lista del sindaco di Napoli presenta la candidatura a sindaco di Giosi Della Ragione, ex primo cittadino sfiduciato, che torna in campo con la sua Freebacoli e DemA. Contro di lui c'è il candidato scelto dal governatore De Luca, Giovanni Picone sostenuto anche da Pd e liste civiche.

Ma l'ex pm ha sfidato De Luca persino nella “sua” Salerno, reclutando il consigliere comunale Dante Santoro, ex grillino che s'era candidato a sindaco contro il deluchiano Napoli. “Sono commosso”, rispose il governatore a chi gli chiedeva della sortita del sindaco di Napoli nella sua roccaforte salernitana. “Ma faremo commuovere anche Cesaro”, ha annunciato Claudio de Magistris segretario di DemA, dopo l'apertura di una segreteria politica nel cuore di Sant'Antimo, feudo del deputato di Forza Italia ora travolto dall'inchiesta sul patto con i Polverino per gli appalti del piano di insediamento produttivo di Marano.

Il governatore, comunque, s'è attrezzato per tempo dando vita alle liste di Campania libera, civica di centro sinistra che però in alcune realtà importanti – tipo Torre Annunziata – si è schierata contro il candidato sindaco del Pd.

Strategia che lascia perplesso il deputato Udc Giuseppe De Mita, alleato di De Luca dopo il patto di Marano che segnò la sconfitta dell'ex governatore Stefano Caldoro: “Il civismo – argomenta il nipote del leader di Nusco - rappresenta in qualche modo una deriva e, laddove i partiti sono deboli, anche un rischio. In questo senso il presidente della Regione Campania non aiuta, visto che si muove organizzando qualcosa che ha a che fare con il civismo». Messaggi che non promettono nulla di buono sui futuri equilibri politici del governo regionale.