Bagnoli: Pd, FI e grillini non ci saranno: ecco perché

Le opposizioni disertano il consiglio monotematico convocato da De Magistris

"Una messa in scena. Il sindaco prima firma gli accordi, ignorando del tutto il ruolo e le funzioni del Consiglio, e poi, solo a scelte compiute, convoca l'assemblea cittadina per un'informativa"

Napoli.  

Si torna in aula domani a Palazzo San Giacomo per una seduta monotematica su Bagnoli. Il sindaco De Magistris l'ha convocata per illustrare i termini dell'accordo firmato lo scorso 20 luglio con una sua informativa al Consiglio. Ma i gruppi di opposizione non ci saranno. Pd, Forza Italia e Cinque stelle ibnsieme ai gruppi Prima Napoli e Napoli Popolare hanno deciso di non partecipare.

«Intendiamo sottrarci alla farsa messa in scena da un sindaco che prima firma gli accordi, ignorando del tutto il ruolo e le funzioni del Consiglio, e poi, solo a scelte compiute, convoca l'assemblea cittadina per un'informativa. - scrivono in una nota congiunta - Lunedì scorso, solo dopo aver presentato alla stampa i contenuti dell'accordo, l'Amministrazione ha ritenuto opportuno inviare documenti e materiali ai gruppi consiliari. Questo a dimostrazione di quanto sia il rispetto che il sindaco e la sua Giunta riservano all'intero Consiglio comunale. Ci saremmo, a dire il vero, aspettati dalla stessa maggioranza o almeno dal presidente del Consiglio comunale la stigmatizzazione di questo comportamento, ma nulla è accaduto».

Secondo le forze di minoranza «è evidente che il sindaco ha bisogno di rispondere del suo altalenante comportamento e delle sue continue piroette dinanzi alla sua maggioranza. Noi, semplicemente, ci rifiutiamo di prestarci a questo giochino” concludono.

Nel frattempo sul caso Bagnoli interviene anche l'ex sindaco Antonio Bassolino che plaude al clima costruttivo di collaborazione istituzionale che si è creato finalmente dopo anni di contrapposizioni. Bassolino rivendica le decisioni assunte dalla sua giunta negli anni novanta, quando furono gettate le basi con il piano regolatore per la salvaguardia dell'area di Bagnoli. Ma oggi invita a rivedere il ruolo dei privati.

«Sulle decisioni che adottammo per Bagnoli immaginammo un massiccio intervento pubblico – ha detto l'ex sindaco - Questa impostazione poteva reggere all'inizio degli anni Novanta, quando c'erano ancora ingenti risorse statali da investire, ma ora serve chiarezza sia sui finanziamenti pubblici che sulla parte privata. Occorre cioè definire come e in quali ambiti possano intervenire gli imprenditori” ha concluso Bassolino.