C'è il terremoto. E il governo pensa ai migranti...

L'indecente tweet di Salvini che specula sulle tragedie degli italiani.

C'è un'Italia che reagisce, aiuta è solidale. E un'altra Italia, quella dei palazzi e degli slogan. L'Italia che dirige...

di elleti

Una parte dell'Italia trema, tramortita dal freddo e dalle scosse di terremoto. Morti, dispersi, paesi isolati.

C'è un'Italia che reagisce. Volontari, vigili del fuoco, protezione civile. Che si rimbocca le maniche e fa quel che può. Che è tanto, ma anche poco. Purtroppo.

E c'è un'altra Italia. Quella dei palazzi e del potere. Vogliamo evitare la retorica e la demagogia (sempre in agguato), ma è un'altra Italia, che guarda altrove. Ragiona per slogan. Strepita nei talk show. Diserta il Parlamento. E che dovrebbe occuparsi del Paese. E anche dei terremotati sotto la neve.

E' l'Italia dei politici. Quelli – per intenderci – alla Salvini. Che in un tweet così affronta la questione terremoto: «Continue scosse di terremoto in centro Italia, neve e gelo. Altro che “migranti”, che il governo aiuti subito questi italiani».

Un bell'esempio di acchiappa like. Facile facile. Ma che segnala anche l'ipocrisia e la cialtroneria di chi scrive certe cose.

Come se la questione migranti fosse direttamente collegata al terremoto. O – anche –, che per aiutare i migranti c'è chi lascia la gente sotto la neve e le macerie.

Poi magari ci lamentiamo dei commenti scritti da comuni cittadini. Che però non sono politici. Non rappresentano che se stessi. E sicuramente non ambiscono a guidare il Paese.

In altre occasioni, prima di questo selvaggio imbarbarimento, di fronte alle tragedie l'Italia ritrovava come per incanto la sua unità. E nessuno avrebbe mai immaginato di poter speculare sulle catastrofi.

Tutto è cambiato. E in peggio.

L'Italia trema. La gente è al gelo. «Altro che migranti». Detto poi da uno, il verde Salvini, che fino a qualche anno fa saltellava ricordando ai napoletani gli anni del colera. Mah...