De Magistris e quei dubbi sulle candidate trans

Le liste che le includono potrebbero essere non valide

Quattro i nomi sotto la lente d'ingrandimento. Per le quali risulta il sesso biologico e non l'identità sessuale. Violando di fatto le quote rosa obbligatorie

Rompicapo in rosa per le trans che dovevano rientrare nella lista Luigi De Magistris sindaco come candidate alla municipalità. Presso l'anagrafe, infatti, per quattro di loro risulta il sesso biologico e non l'attuale identità sessuale. Una discordanza che andrebbe di fatto a violare quel 10 % obbligatorio di quote rose che deve essere presente in ogni elenco per la municipalità.

Il primo nome che ha portato alla sospensione dell'ufficialità è stato quello di Alessia Becchimanzi. In corsa alla sesta Municipalità. A questa si aggiungono i nomi di Stefania Zembrano (quarta municipalità), Vittoria Sarnacchiaro(Ottava municipalità), e Carmen Russo ( settima municipalità).

Sono invece da considerarsi donne a tutti gli effetti, visto l'operazione compita, Sabrina Cerasuolo(decima municipalità) e Nunzia L'Operato (terza municipalità)

Adesso che si erano sciolti i nodi sulle pendenze legali che colpivano alcune di loro, ecco venir fuori il nuovo rebus. Che richiede di essere sciolto. E alla svelta.