Immigrati su Marte. La Lorenzin a fare figli. E voi...

Migranti, nessuna soluzione: arrangiatevi. Aspettando la pensione.

Il mondo è sottosopra, ma nessuno se ne vuole accorgere. In fondo va tutto bene, anche perché potrebbe andare peggio...

di Luciano Trapanese

Emergenza migranti. Sempre più su, fino alla soluzione finale. Che non c'è. I sindaci si appellano al prefetto che si appella al governo che si appella all'Europa che si appella al mondo (oggi, durante il G20: aiutateci, è un problema globale).

Un appello continuo, ma nessuno risponde presente. Le vie d'uscita sono profluvi di parole. Vorrei ma non posso. O oltranzismi senza ragione: accogliamoli tutti o lasciamoli morire in mare.

I numeri sono impietosi: sono 65 milioni le persone in fuga dalle guerre. Poi ci sono quelli che scappano dalla fame. Un pianeta in movimento. Masse che bussano alle porte dei paesi ricchi (meno ricchi di prima, comunque). E che, inevitabilmente, rischiano di compromettere equilibri già fragili. E disconnettere le nostre ancor giovani democrazie (l'irruenta avanzata dell'estrema destra in quasi tutto il vecchio continente).

E' un pianeta già sottosopra. Che ragiona con i canoni del mondo industriale, non avendo ben compreso cos'è l'era digitale. Che propone pannicelli caldi contro i rischi sempre più evidenti dei cambiamenti climatici. Con un capitalismo ultraliberista che si è schiantato su se stesso, alimentando diseguaglianze mai viste nei Paesi sviluppati. Su tutto questo l'emergenza immigrati: che rischia di far implodere il nostro mondo. Soprattutto se tutti continuano a manifestare solo e soltanto la propria implacabile impotenza.

Nel piccolo succede questo. Il prefetto di Salerno invita i comuni a farsi carico degli immigrati. Giusto, sia chiaro. Ma poi accade, a Benevento, che su 78 sindaci solo 25 si dicono disponibili all'accoglienza (gli altri fanno spallucce e si girano dall'altra parte). Risultato: tutti gli immigrati in arrivo nel Sannio sono dirottati in quei 25 comuni. Conseguenza: i cittadini – e con loro gli amministratori di quei comuni – sono sul piede di guerra: perché tutti da noi?

Nel frattempo gli sbarchi continuano. E non si fermeranno. La solidarietà va a farsi benedire (e non dal Papa). E cresce l'intolleranza. Gli immigrati sono ospitati alla bell'e meglio in strutture arrangiate e abbandonati a se stessi (non si parla neppure di tentativi di integrazione). Insomma: un disastro.

Intanto il dibattito politico nazionale si concentra su Roma (come se il mondo e il nostro futuro girasse intorno alle disavventure dell'amministrazione Raggi). O si dirotta sul Pil che non si muove. O sul burkini, il costume delle musulmane. Per non parlare del ministro Lorenzin, che promuove il Fertility Day. Roba da prenderla a schiaffi. A nome di tutte le donne che non possono avere figli (per motivi di salute o questioni economiche), o semplicemente non sono attratte dalla maternità (o è un peccato?). La politica discetta su queste fondamentali sciocchezze, ma il lavoro continua a non esserci. I fortunati che ce l'hanno sono comunque precari a tempo indeterminato. E la pensione è molto più di un miraggio: semplicemente per quasi tutti i 40enni non esiste.

Intanto cresce l'appello globale: fermate le ondate migratorie. E c'è chi immagina che la soluzione arriverà. Ma da lontano. Forse da Marte.

Buona settimana.