Una città invasa dal sesso trasgressivo. Addirittura...

L'allarme lanciato dal consigliere di Forza Italia, Zitarosa. Ma ha dimenticato qualcosa.

Cita i luoghi degli incontri proibiti (rivelabili su tanti siti web), ma ignora il vero problema: la Litoranea. Dove ogni notte centinaia di schiave si vendono a migliaia di clienti. In buona parte salernitani...

di Luciano Trapanese

Una città invasa dalle prostitute. Orde di voyeur e coppie scambiste. Illuminata dalle lucciole d'artista. Il comunicato diffuso dal consigliere comunale di Salerno, Giuseppe Zitarosa, Forza Italia, disegna il quadro di un capoluogo che potrebbe far impallidire Amsterdam. Sesso ovunque. E per tutti i gusti.

Ma è davvero così?

In realtà il consigliere non ha fatto altro che riproporre – nella sua nota – i “luoghi hard” segnalati da anni nelle “guide” che circolano sul web.

E così, via Paradiso, a Pastena, tenendo fede al suo nome (evoca comunque uno stato di piacere), sarebbe il luogo preferito per le coppie esibizioniste.

Ci siamo passati l'altra sera: non c'era nessuno. Forse chi si esibiva lo faceva in privato...

La zona del Mercato Ortofrutticolo – sempre secondo l'informato consigliere – è quella dove le passeggiatrici non passeggiano, ma aspettano i clienti all'interno delle loro auto.

Diciamo la verità: non ci siamo andati. Ma non sarebbe una novità...

Il consigliere poi continua parlando del porto commerciale e degli scogli, altri luoghi di ritrovo per coppie esibizioniste. Addirittura... Non so voi, ma da giovanotti a chi non è capitato di appartarsi sugli scogli per fare intime chiacchierate, cullati dal suono del mare e allietati dall'odore di salsedine? Oltretutto scogli ben riparati da sguardi indiscreti. Non proprio il massimo per una coppia esibizionista.

L'elenco continua con gli appartamenti e gli alberghi che ospitano prostitute. Una “particolarità” che è comune a tutte le città d'Italia (e non solo). Beh, evidentemente ci sono, ci sono sempre state. E sempre ci saranno.

Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Davvero poco per definire Salerno – come fa Zitarosa – la nuova Amsterdam. O per dire che è meta preferita del turismo sessuale (sempre a dire del consigliere di Forza Italia).

Oltretutto Zitarosa non cita l'unica zona davvero interamente dedicata alla prostituzione: la Litoranea e l'area che circonda lo stadio Arechi.

Ma forse quella era un po' scontata. E soprattutto dovremmo vergognarcene tutti.

Lì ci sono le schiave del piacere a pagamento. Lì sono state uccise due ragazze. Lì centinaia di clienti salernitani si recano ogni sera, ogni notte.

Quella zona non viene citata.

E' più pruriginoso – evidentemente – il caso delle coppie scambiste e di quelle che si dedicano a effusioni serali sugli scogli. Ma il vero vulnus è altrove, in Litoranea, appunto.

In quel caso bisognerebbe ammettere che se ci sono tante prostitute è solo perché ci sono anche tanti clienti.

C'è carne da macello, importata per il piacere, che vive e muore sul ciglio di qualche strada. In silenzio.

Se proprio il consigliere Zitarosa voleva affrontare la “questione sesso” avrebbe dovuto rivolgere in quella direzione le sue attenzioni. Segnalare i “luoghi del sesso trasgressivo”, citati un po' ovunque sul web, non mette e non toglie nulla. Accade a Salerno quello che accade altrove. La vera differenza a Salerno piuttosto che altrove è invece su quella lunga striscia d'asfalto, dove ogni sera il piacere di chi è disposto a pagare su confonde con il dolore di centinaia di schiave. E lo ripetiamo: nel silenzio di una città intera.