La spiaggia di Marina d'Arechi è demaniale e accessibile a tutti. Lo ha stabilito il direttore del Settore demanio, Davide Pelosio. L'architetto è intervenuto nel corso dei lavori della commissione trasparenza, presieduta da Antonio Cammarota.
Sono state chiarite anche questioni sulla “nuova” spiaggia.
Pelosio ha sibadito che la spiaggia Marina d'Arechi è legittima. E' stata anche oggetto di una concessione per attività ludiche e ricreative, e che ora è in corso il procedimento per le cabine. Procedimento che allo stato è bloccato dalla soprintendenza, per alcuen prescrizioni: dislocazione, colori, piattaforme e altro.
In una nota diffusa agli organi di informazione l'avvocato Cammarota precisa: «Pelosio ha anche chiarito che non è lui competente per l’aspetto urbanistico, riservato alla Regione in quanto progetto di finanza e opera pubblica regionale su cui sono intervenute tre varianti, e che l’opera non è terminata mancando il Ponte di Calatrava”; nondimeno, “Pelosio ha precisato che la spiaggia è sorta per cause naturali ovvero non per addizioni artificiali ed è pubblica in quanto demaniale, e quindi accessibile a tutti come per legge».
Circa il rapporto di causa ed effetto tra la mancata costruzione del Ponte di Calatrava e la formazione della spiaggia, la commissione ha rilevato che la Soprintendenza riferisce testualmente, nell’atto di diniego alle cabine del 21.6, che dell’opera di “canale tra porto e terraferma” previsto nel progetto “non è stata data attuazione, per cui è da ritenersi che la innaturale formazione della spiaggia sia conseguente della mancata realizzazione delle stesse”.
Il ponte di Calatrava – per chi non lo sapesse – è una delle opere più importanti dell'area portuale. Si tratta di un ponte sospeso strallato, lungo 105 metri e largo 10. Dovrebbe collegare Marina d'Arechi e la terraferma e funzionare come via d'accesso al club nautico.
Un'opera di grande impatto. E costo.
Nel frattempo è nata una nuova spiaggia. Ed è demaniale. Buon bagno a tutti.