Manifesto inneggia al Duce. Noi con Salvini: non c'entriamo

Bufera sul web e non solo per un manifesto di puro stampo fascista. Firmato “Noi con Salvini”

E' stato affisso a San Cipriano Picentino e Giffoni Valle Piana. Il movimento prende le distanze: quel manifesto non è mai stato concordato.

di Luciano Trapanese

Un manifesto che è diventato virale e che ha alimentato una bufera di polemiche, sul web e non solo. Un inno senza se e senza ma – e con molte imprecisioni – al Duce, in chiave anti Renzi.

Un inno al fascismo.

Due foto. La prima è quella di Mussolini. L'altra dell'ex premier. Firmato e siglato dal gruppo “Noi con Salvini”, su iniziativa del ragionier Guido Carpinelli, già consigliere provinciale di An, e affisso sulle bacheche di Giffoni Valle Piana e San Cipriano Picentino.

L'estensore del manifesto attribuisce al duce ogni genere di mirabolante traguardo: ha istituito le pensioni, le case popolari, una legislazione per gli invalidi. Concludendo con una frase da Istituto Luce: «Ha reso grande l'Italia, faceva lavorare tutti perché nella Patria non devono esistere parassiti».

Sotto la foto di Renzi c'è invece un lungo elenco di misfatti: ha tolto le pensioni e la casa agli italiani per darla ai migranti (che avrebbero diritto a un sussidio mensile di mille e 200 euro).

Il manifesto si chiude infine con il post scriptum: “L’onorevole Fiano è avvisato: accettiamo querele per l’apologia del fascismo. Ricordando – evidentemente – il caso del lido balneare in puro stile fascista e che è finito sotto sequestro.

Il manifesto non ha fatto certo piacere a Noi con Salvini.

«Quel manifesto non è mai stato autorizzato, non lo condividiamo e anzi ci danneggia come movimento”. Così Mariano Falcone, coordinatore provinciale salernitano di Noi con Salvini, che prende subito le distanze dall’iniziativa del suo collega di partito, Guido Carpinelli.

Falcone, dopo essersi sentito con il coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa, ha scritto a Carpinelli chiedendo spiegazioni e intimandolo a rimuovere quei manifesti che “non ci rappresentano, perché il Movimento nasce come forza politica trasversale - dice Falcone - tra di noi ci sono anche attivisti provenienti dal partito Comunista. Quello che contestiamo è soprattutto il metodo. Ripeto: quel manifesto non ci rappresenta e non è mai stato autorizzato».

Il manifesto ha scatenato un caso politico nazionale e immediate reazioni tra cui quella di Enrico Mentana che in un post su Facebook commenta: «Questo è il manifesto affisso a firma ‘Noi con Salvini’ a Giffoni Valle Piana. Spero davvero che l’interessato faccia pulizia nei ranghi del ‘Noi’, prima che si trasformi in LVI con Salvini».

Oltretutto il manifesto in questione è anche infarcito di bufale. Ne elenchiamo alcune: la previdenza sociale non è stata creata da Mussolini, esiste dal 1898. E la pensione sociale è stata istituita nel 1969.

La disoccupazione esisteva anche allora. E del resto bastava non essere iscritti al partito per non poter accedere a nessun posto di lavoro.