Salta Luci d'Artista. Commercianti: 20 milioni di risarcimento

Class action contro l'azienda francese che ha presentato ricorso. Molte le disdette dei turisti.

Per i commercianti la Blachere non avrebbe dovuto dire «la manifestazione non si farà». Quella frase ha dato il là al fuggi fuggi di molti che hanno prenotato vacanze in città.

Luminarie a rischio, turisti in fuga, affari a rotoli. I commercianti non ci stanno. E puntano il dito contro la Blachere Illumination, l'azienda francese che ha bloccato tutto dopo il suo ricorso al Tar. Ricorso che potrebbe pregiudicare lo svolgimento della manifestazione.

La Confcommercio non entra nel merito della questione legale. Ma c'è un aspetto della vicenda che ha provocato la dura reazione dell'associazione. L'azienda transalpina ha infatti ribadito che «Luci d'Artista non si farà». Una frase che ha già arrecato danni, anche se il tribunale amministrativo non si è ancora pronunciato.

«Ci sono già state molte disdette da parte di turisti. Le hanno ricevute i B&B e altri operatori del settore». Un assaggio di quello che potrebbe succedere.

La Confocommercio ha affidato all'avvocato Maria Maddalena Gaeta la class action avviata nei confronti dell'azienda francese. La notifica della procedura è stata notificata nella sede legale dell'impresa specializzata in illuminazioni artistiche.

Un braccio di ferro legale, già intricato. E che ora si arricchisce di ulteriori elementi. Blachere contro comune, commercianti contro Blachere. In una battaglia dove alla fine potrebbero perdere tutti. Soprattutto quanti avevano voglia di passeggiare tra le ormai tradizionali Luci d'Artista salernitane, i commercianti e gli albergatori abituati a fare affari anche lontano dalla consueta stagione estiva e una amministrazione comunale che – nel caso – ha gestito nel peggiore dei modi una gara d'appalto.

Sulle conseguenze provocate da una eventuale annullamento di Luci d'Artista si era già pronunciata la Confesercenti che aveva parlato di «un disastro economico». «Una defaillance dell’evento – hanno aggiunto - produrrebbe serie difficili problemi economici ai nostri operatori turistici e alle migliaia di commercianti e ristoratori che aspettano l’evento come importante fonte di reddito di impresa».

Non è ancora accaduto – il Tar deve pronunciarsi – ma quella fosca (e purtroppo facile), previsione si sta già verificando.