La balconata diventa un salotto, Duomo ostaggio degli incivili

Uno dei luoghi simbolo di Salerno di notte viene assaltato dagli avventori della movida

Perfino le statue dei leoni posti all'ingresso della cattedrale, risalenti all'XI secolo, vengono usate come sedute su cui sorseggiare cocktail

Salerno.  

I tavolini davanti ai bar sono occupati e con il cocktail tutto ancora da sorseggiare e diverse sigarette ancora da fumare una chiacchierata in comodità con gli amici ci starebbe proprio bene. E allora perché non sfruttare le statue dei leoni, o i gradini in marmo, che da mille anni accolgono i fedeli al l’ingresso del duomo di Salerno?  Ecco quindi che la facciata barocca della cattedrale cittadina, dopo una certa ora, diventa un balcone affollato dove scambiarsi pensieri e parole fino a tarda notte. E la “Porta dei Leoni” - con lei due statue ai lati degli stipiti raffiguranti un leone a simbolo della forza e una leonessa con un leoncino  a rappresentare la carità - diventa un comodo salotto, dove non si paga neanche il coperto.

Lo scempio va in scena ogni weekend in piazza Abate Conforti dove da qualche tempo si è spostata la movida cittadina grazie ai nuovi locali aperti in zona. Locali che attirano giovani e  giovanissimi di Salerno e provincia così tanto attenti ai loro outfit da non accorgersi dei danni che, a lungo andare, potrebbero arrecare ai monumenti su cui si appoggiano o si siedono. Poco possono i proprietari dei bar della zona che hanno per legge uno spazio predefinito dove poter allestire sedie e tavolini, troppo pochi per ospitare la mole di clienti ormai fidelizzata. E allora quale sarebbe la soluzione? “Prendere spunto dagli accorgimenti  che vengono adottati in tutte le città d’arte dove i monumenti più importanti vengono protetti da grate o da cancelli che  vengono sbarrati di notte in modo da non consentire l’uso improprio degli spazi”, propone un cittadino che ha notato, e debitamente segnalato, la presenza degli avventori dei bar "appollaiati" sulla balconata e sulle scale di ingresso alla cattedrale fino a notte fonda.

“Ormai è un’abitudine consolidata – continua il giovane salernitano sensibile ai problemi legati al decoro e alla salvaguardia della città -  e penso sia inaccettabile che statue che stanno lì dall’XI secolo possano venir danneggiate per via del poco rispetto di chi ci si siede sopra e della sciatteria delle istituzioni che non proteggono adeguatamente i tesori della nostra città”.

La palla quindi passa alla Curia che potrebbe prevedere qualche accorgimento in più per evitare quello che a volte si trasforma in vero bivacco sulle scale del duomo, contro cui poco possono i titolari dei locali della zona che cercano in tutti i modi di ripulire la piazza all’orario di chiusura delle loro attività recuperando bicchieri e bottiglie sparse qui e lì dai loro clienti. Serve il pugno duro a questo punto, contro la maleducazione e l'inciviltà, altrimenti uno dei luoghi simbolo di Salerno potrebbe deperire a colpi di birre e gin tonic.

Fiorella Loffredo