Degrado sul Duomo, un esposto per montare grate antibivacco

Lo presenterà don Michele Pecoraro alla Soprintendenza: "La situazione è diventata inaccettabile"

Il parroco esasperato dalla mancanza di rispetto dei ragazzi: "Qualche volta sono intervenuto, raccomandando loro il decoro e spesso mi hanno rassicurato, dicendomi di non preoccuparmi, ma poi iniziano a bere e dimenticano le promesse fatte"

Salerno.  

Il weekend è ormai alle porte e piazza Alfano I già trema. Tremano i marmi delle scalinate della cattedrale, tremano le statue dei leoni al suo ingresso, trema la storica balaustra della balconata perché sanno che di qui a qualche ora saranno di nuovo assalite da comitive di ragazzi che, drink alla mano, stazioneranno su di loro senza alcun rispetto per i loro mille anni.

La nostra denuncia di qualche giorno fa, quando abbiamo segnalato i “festini” che puntualmente avvengono ogni fine settimana all’ingresso del Duomo fino a tarda notte, ha però sortito qualche effetto e la Curia – nello specifico il parroco della cattedrale, don Michele Pecoraro -  ha deciso di reagire a quello che anche lo stesso sacerdote a definito un “bivacco inaccettabile”.

 “Il problema è abbastanza serio. – ha affermato don Michele, affranto per quanto si sta registrando ormai da tempo nei pressi del duomo -  Ogni domenica mattina siamo costretti a ripulire le scale dai resti della sera prima: bottiglie di vetro, rifiuti e liquidi che non sono solo quelli che si bevono ma anche quelli che si espellono. Tant’è che per proteggere uno dei luoghi più storici della città, nonché simbolo della fede cittadina, sto pensando di fare un esposto alla Soprintendenza per verificare la possibilità di mettere all’inizio delle scale, sia a destra che a sinistra,  un cancello a soffietto o una grata così da vietare l’accesso e, di conseguenza, il bivacco che va avanti fino a tarda notte Qualche volta sono intervenuto, raccomandando il decoro e spesso mi hanno rassicurato, dicendomi di non preoccuparmi ma poi iniziano a bere  e dimenticano le promesse fatte. Qui i residenti non ne possono più, alcuni hanno addirittura messo in vendita le case”.

Il sacerdote, però, evidenzia un problema ormai annoso per il centro storico, da decenni ormai luogo della movida, la mancanza di controlli: “il problema vero è che dopo una certa ora non c’è nessuno che controlla, la situazione anche in piazza Plebiscito è diventata ingestibile per via dei parcheggi selvaggi. A volte non si può neanche più girare in via Guarna tanti sono i motorini ammassati, ci vorrebbe una presa di posizione con tutto il rispetto per i giovani, noi li vogliamo bene, ma c’è modo e modo”.

Il prossimo passo è, quindi, contattare la Soprintendenza e in realtà don Michele lo ha già fatto ed i attesa di una risposta: “Voglio prima capire cosa si può fare, se infatti mi dicono non si può manomettere un sito così storico è inutile che prevediamo interventi. Spero però che si riesca a trovare una soluzione perché così non si può più andare avanti”. 

Fiorella Loffredo