Dove vanno i salernitani in vacanza

Budget di spesa contenuti: massimo 2000 euro per una famiglia tipo. Al massimo, 7 giorni di relax

Salerno.  

Salernitani in vacanza? Sempre meno giorni e costante attenzione per il budget deciso alla vigilia. Il periodo di crisi influisce sulle ferie dei cittadini salernitani. Oculata la decisione dei posti ed anche dei giorni da trascorrere fuori dalla città, ma nessun passo “falso” per crogiolarsi al sole. Restano nella media, mantenendo il trend rispetto ad altri colleghi di due province campane. “Salernitani, beneventani e, nei limiti, avellinesi, mantengono il trend di oculatezza nella scelta dei posti ma anche dei costi per le proprie ferie. – afferma Giancarlo Vitolo titolare della Travel Before – in controtendenza con casertani e napoletani che puntano molto. Per loro le vacanze prima di tutto e a qualunque costo. Diciamo che, dal punto di vista regionale, la Campania vive su due trazioni differenti sul fronte turistico”.

Resta il salernitano, con i più fortunati che, al massimo, possono concedersi le classiche due settimane di ferie. Per gli altri si scende sensibilmente. “Per la verità molti si accontentano della classica settimana, ma non sono poche le richieste per periodi anche inferiori. La scusa è il lavoro, di avere a disposizione un numero limitato di giorni di ferie. La verità, comunque, la conosciamo tutti nel settore”. Turismo del tipo “mordi e fuggi”, l’ultima tentazione. Ma resta il punto fondamentale che è quello relativo al budget. Per una famiglia canonica, composta di due figli, l’obiettivo è rientrare in massimo duemila euro di spese “all inclusive”. La ricerca, dunque, è nell’affare; riuscire a raggiungere il massimo possibile con il minimo a disposizione. Ma tutto, ancora una volta, è dettato dalla disponibilità del portafoglio a disposizione.

Da qui anche la scelta delle località, con molti che riscoprono le bellezze nostrane. “C’è un ritorno delle vacanze della fascia tirrena. – riprende Vitolo – possibilmente località che possano essere raggiunte con la propria auto e, nel caso, il più vicino possibile. Per i salernitani che decidono di restare in Italia il cult è la Puglia, le coste salentine, e la Calabria. Resistono le località siciliane e della Sardegna che lamentano dei colpi dovuti al costo del traghetto”. Ritornano i “paradisi” nazionali nei sogni di vacanza. In picchiata, invece, il sogno orientale, con le mete tradizionali di Sharm o delle coste della Tunisia e della Turchia che non ricevono più i consensi di un tempo. “nemmeno se le proponiamo a prezzi stracciati”, sibila Vitolo. Del resto, le ultime notizie dal mondo islamico non sembra invogliare più di tanto i salernitani a soggiornare per qualche giorno in uno di questi paesi.

Salernitano, dunque, attento alle cronache internazionali, visto che anche un’altra località sembra perdere terreno: Corfù e la Grecia. “Vero, con le prenotazioni che hanno registrato una notevole flessione nei giorni scorsi. La situazione economica greca non invogliava. Adesso, con le ultime notizie, il mercato della Grecia sembra risollevarsi. Nel frattempo, c’è il ritorno di fiamma di mete tradizionali come le Baleari. C’è maggiore interesse per località come Ibiza, Palma di Majorca, Minorca e Formentera”. Tiene banco, invece, un mercato parallelo delle vacanze: il turismo religioso. Non accenna a subire flessioni, con il livello che si mantiene standard rispetto agli anni precedenti. “E’ un mercato che tiene, con le presenze che si mantengono costanti. Del resto, anche i prezzi sono più contenuti. Basti pensare che per la meta più richiesta, Medjugorje, è possibile spendere intorno ai 400 euro per 5 giorni di permanenza”. 

 

Antonio Roma