Assistente sessuale per i disabili, seminario all'Università

Nuova figura di aiuto per le persone affette da disabilità fisica e mentale

Salerno.  

L’assistente sessuale. Una figura riconosciuta e legalizzata già in diversi paesi europei, ma non ancora in Italia. Una figura professionale, che potrebbe però essere di grande supporto sul piano sessuale per le persone con disabilità sia fisiche che mentali. E  aiutare queste persone ad avvicinarsi al mondo del sesso, scoprendo sensazioni, emozioni, mai provate prima. Una tematica alquanto delicata, che già da diversi anni suscita interesse e scatena polemiche, ma la spinta per la regolarizzazione di questa nuova figura professionale, non si ferma, anzi.

Si è tenuto nella mattinata di oggi, presso l’Aula Verde del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno, il seminario didattico “L’assistente sessuale, start up di intervento a favore delle persone con disabilità”. “Gli assistenti sessuali sono delle figure professionali che, dopo aver seguito uno specifico corso di formazione, aiutano le persone affette da disabilità fisica o psichica a vivere delle esperienze affettive ed erotiche per un prezzo che va dai 100 ai 150 euro – spiega Fabrizio Quattrini, sessuologo e presidente IISS - Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma. – Non si tratta di donare il proprio corpo per guadagnare dei soldi ma di offrire un servizio che comprende sia l’aspetto corporeo sia le emozioni. Sono previsti, infatti, incontri che precedono l’atto sessuale e che consentono alle parti di conoscersi e confrontarsi. È una terapia più che un atto sessuale”.

 

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Redazione Sa