La guardia di finanza ha controllato numerosi circoli ricreativi, impiegando sul territorio 50 finanzieri del Gruppo di Eboli che hanno posto sotto osservazione 20 “punti di gioco” dislocati in tutti i più popolosi quartieri cittadini (zone “Paterno”, “167”, “Centro Storico” e “Mulinello”), individuando 30 apparecchi “videopoker” non conformi alle normative vigenti, poiché capaci non solo di sottrarre il relativo gettito al fisco, ma soprattutto “taroccati” a danno dei singoli utenti.
L’operazione, denominata “Super genio”, ha messo in luce un sistema di illegalità legato alla presenza di congegni da divertimento e intrattenimento che, di fatto, non solo non riproducevano il meccanismo di gioco per il quale erano stati autorizzati, ma addirittura erano state trasformati in vere e proprie “slot machine” illegali che erogavano vincite in danaro senza alcuna regola ben precisa e garantita se non quella arbitrariamente decisa dai singoli gestori, spesso a danno degli ignari giocatori.
Tutti gli apparecchi sono risultati privi dei cosiddetti “nulla osta di messa in esercizio” e “nulla osta di distribuzione” che garantiscono la rispondenza del congegno a precise e necessarie prescrizioni tecniche per la relativa distribuzione sul mercato e il relativo utilizzo da parte dei singoli utenti, dei quali solo in questo caso salvaguardano i relativi diritti di giocatori.
La posizione di 12 titolari di circoli ricreativi e degli esercizi commerciali ispezionati è ora sottoposta al vaglio dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, quale Organo gestore del connesso tributo erariale, nei loro confronti sono state contestate violazioni amministrative per 220mila euro.
Redazione Salerno