Morte Ilaria. Diele torna a casa: domiciliari e braccialetto

La decisione del Gip che convalida l'arresto e manda a casa il giovane attore

Centinaia di persone in attesa. Anche i familiari della vittima.

Arresti domiciliari per Domenico Diele, il giovane attore che la notte tra venerdì e sabato, ha travolto e ucciso con la sua auto Ilaria Dilillo, la 48enne salernitana che era in sella a uno scooter.

Arresti domiciliari e braccialetto elettronico per il 32enne, che è risultato – lo ricordiamo – positivo al test antidroga.

Lo ha deciso il il gip del tribunale di Salerno, Sergio Zunica, al termine della lunghissima udienza di convalida. E' iniziata nel carcere di Fuorni alle 10,30 per concludersi dopo le 14,30.

L'accusa è stata sostenuta dal piemme Elena Cosentino. Mentre l'attore era assistito dall'avvocato Viviana Straccia del foro di Roma. Che alla fine dell'udienza non ha rilasciato dichiarazioni. Si è limitata a comunicare la decisione del giudice.

Centinaia di persone in attesa davanti al carcere salernitano. Tra loro anche gli amici e i familiari della vittima (ieri al Volto Santo di Pastena si sono svolti i funerali). E tantissimi giornalisti.

Prima dell'udienza Domenico Diele aveva avuto un colloquio a Fuorni con il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. E queste erano state le sue parole: “Vorrei incontrare il padre di quella donna, inginocchiarmi davanti a lui e ammettere le mie colpe. Ma anche provare a spiegargli che è stato un incidente e non un omicidio. Sono colpevole, urlerò la mia colpevolezza con tutte le forze. Non ho scuse, ho sbagliato e devo pagare. Devo pagare quello che decideranno i giudici e se servisse a qualcosa pagherei di tasca mia anche qualunque cosa alla famiglia. Però non sono un criminale. In televisione si parla di me come un assassino drogato: non è così”.

Di tutt'altro avviso Nicola Dilillo, 75 anni, appuntato in congedo dei carabinieri e padre della vittima:«Occorrono leggi più ferree, più severe e bisogna farle rispettare. Mia figlia è morta travolta da un automobilista che aveva consumato stupefacenti. Ilaria tornava a casa, a Salerno, dopo aver trascorso la serata con gli amici a Battipaglia ed ora non c'è più", ha precisato il 75enne.

"Se si bevono alcolici o peggio si consumano droghe non si può guidare un'auto e poi ammazzare una persona, come è accaduto a mia figlia Ilaria, lei era la mia forza».