Controlli sugli alimenti, nei guai due lidi e una pescheria

Sequestrati 80 chilogrammi tra carne e pesce privi di tracciabilità e posti sigilli a un deposito

Sanzione da 3mila euro per gli stabilimenti balneari del litorale salernitano per la presenza di dipendenti irregolari

Salerno.  

Tracciabilità degli alimenti in vendita e per il consumo negli esercizi pubblici e messa in regola dei dipendenti: nei guai due stabilimenti balneari del litorale salernitano e una pescheria della provincia. Questa mattina i militari del Nucleo antisofisticazioni di Salerno- insieme al personale dell’Asl e in collaborazione con il personale del Nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri di Salerno –  hanno effettuato alcune verifiche sanitarie nelle cucine e nelle dispense di alcuni esercizi commerciali per accertare la tracciabilità degli alimenti presenti, al fine di stabilirne provenienza, tipologia e materie prime utilizzate per la preparazione delle pietanze in vendita.

A conclusione degli accertamenti, sono stati sequestrati in via amministrativa circa 80 chilogrammi di prodotti alimentari (carni ed ittici) presenti nelle cucine di uno dei due lidi, per i quali il titolare del locale  non ha fornito la documentazione di tracciabilità. Scattata, inoltre, l'immediata chiusura di un deposito di alimenti di circa 50 metri quadrati a causa delle gravi difformità igienico-sanitarie e strutturali rilevate. Il personale del Nil dei carabinieri ha inoltre contestato allo stesso sanzioni amministrative, per un importo di tremila euro, derivanti dalla presenza di un dipendente irregolare.

Problemi anche per i titolari di un secondo stabilimento balneare della litoranea dove i Nil hanno elevato la stessa multa di tremila euro per la presenza, anche in questo caso, di un dipendente irregolare.   La pescheria sottoposta a controlli si è vista invece mettere i sigilli dai militari a un deposito per alimenti di 60 metri quadrati per via delle gravi difformità igienico-sanitarie e strutturali rilevate.