Omicidio Vassallo, interrogato Damiani

Il "brasiliano" sotto torchio in Procura: emergono nuovi elementi

Salerno.  

Un interrogatorio fiume. Cinque ore sotto torchio, per provare a chiarire vecchi e nuovi dubbi su un delitto che, dopo cinque anni, resta uno dei grandi “misteri d’Italia”. Ieri mattina, nelle stanze della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, è ricomparso Bruno Humberto Damiani, alias “il brasiliano”. Il 32enne salernitano resta per ora l’unico indagato per l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato il 5 settembre del 2010.

Il sostituto procuratore dell’Antimafia, Rosa Volpe, l’ha convocato per un interrogatorio che ha ripercorso per larghi tratti quello già tenuto lo scorso inverno nel carcere di Bogotà, in Colombia, dove Damiani era detenuto (per altri reati) prima di essere estradato in Italia. In seguito, poi, al 32enne nato in Brasile ma trapiantato nella zona orientale, sono stati chiesti ulteriori dettagli su vicende che riguardano altre persone - da lui conosciute - che potrebbero avere avuto un ruolo (diretto o marginale) nel delitto del sindaco-pescatore.

Un vero colpo di scena in un'indagine che, dopo cinque anni, proverà a stringere i tempi per assicurare alla giustizia gli autori dell'efferato omicidio.

Redazione Sa