Evasione, autoriciclaggio e turbativa d'asta:9 indagati, sequestri per 3 milioni

L'attività di Procura di Nocera e Guardia di Finanza: nel mirino società di prodotti petroliferi

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Nocera Inferiore.  

Evasione, autoriciclaggio e turbativa d'asta: sono le accuse contestate, a vario titolo, alle 9 persone destinatarie dell'avviso di conclusione indagini da parte della procura di Nocera Inferiore. L'attività investigativa condotta dalla Guardia di finanza ha portato al sequestro di beni e valori per circa 3 milioni di euro.

Nel mirino dei pm guidati dal procuratore capo Antonio Centore alcune società operanti nella vendita di prodotti petroliferi. Così come ricostruito dalla procura, il principale indagato avrebbe distratto risorse finanziarie (da un'impresa con rilevanti debiti tributari, poco prima della liquidazione), trasferendo 1 milione e mezzo di euro ad altri due indagati. Soldi che, secondo l'accusa, sarebbero comunque rimasti nella disponibilità dell'imprenditore.

Gli stessi profitti illeciti sono stati utilizzati per l'aggiudicazione di una gara "a base d'asta" di un altro soggetto economico, fallito nel 1999: la procedura riguardava un deposito commerciale di olii minerali ubicato a Nocera Superiore ed ha visto la partecipazione di tre società. Di queste, due riconducibili al principale indagato e l'altra comunque riferibile a soggetti in affari con gli indagati.

Attraverso questo schema negoziale, secondo i finanzieri, veniva trasferito ad un prezzo vantaggioso un impianto di distribuzione stradale - con annesso bar - adi Cava de' Tirreni. Al setaccio delle fiamme gialle una corposa documentazione contabile ed extracontabile, accertamenti bancari e conti correnti: dall'incrocio dei dati è partita l'ipotesi accusatoria nei confronti dei soggetti coinvolti.