Cessione dell'Avellino, ancora in Tribunale Casillo e Aliberti

In sede civile la querelle per il passaggio delle quote biancoverdi nel 2001

Salerno.  

Pasquale Casillo contro Aniello Aliberti: la sfida infinita si è rinnovata ieri al Tribunale di Salerno, come riporta il quotidiano Metropolis oggi in edicola. In aula la querelle, in sede civile, per la compravendita dell’Us Avellino.

Il 10 luglio del 2000 Aliberti, all’epoca patron della Salernitana in serie B, acquistò dalla Igif del commendatore Antonio Sibilia la società irpina, per poi rivenderla il 4 maggio del 2001, per 6 miliardi di vecchie lire, alla Sportinvest, società di Pasquale Casillo e della moglie Anna Maria Ambrosio. Ed è qui che i conti non tornano.

La vicende verte su vecchie pendenze non corrisposte tra i due imprenditori di San Giuseppe Vesuviano: Aliberti reclamava delle somme non corrisposte, Casillo (presente in aula con i suoi legali) risponde con un “controcredito” vantata tirando in ballo anche gli eredi del compianto commendatore Antonio Sibilia, i cui avvocati hanno presentato un lodo che a loro dire lo tirerebbe fuori dalla contesa. Il giudice si è riservato: la decisione arriverà tra qualche settimana.

 

Redazione Sa