Giocava con un coetaneo, il ragazzo morto fulminato a Salerno

I due amici erano nel cantiere nei pressi della Cittadella: giocavano con delle pistole a piombini

Salerno.  

Non era un ladro di rame, come ipotizzato inizialmente un po' da tutti, ma un ragazzino che stava giocando con un coetaneo nei pressi della Cittadella Giudiziaria a Salerno. Stando alla prima ricostruzione, con le testimonianze raccolte dagli inquirenti sul luogo dell'incidente, Albert questo è il nome del ragazzo, forse di origini ucraine, si trovava lì con un amico italiano. I due stavano giocando con delle pistole a piombini, acquistate in un negozio di cinesi, quando per cause ancora da accertare, Albert è salito su un muro e dopo aver perso l'equilibrio, è caduto nel gabbiotto dell'alta tensione dell'impianto Enel ed è morto folgorato. Sempre secondo le testimonianze raccolte, il ragazzo il cui corpo è carbonizzato, viveva con la famiglia nei pressi della stazione ferroviaria di Via Irno. Sul posto gli agenti della polizia, i vigili del fuoco e un'ambulanza della Croce Bianca. Subito allertato il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, che si è precipitato sul posto (come si vede nelle foto), all'interno del cantiere.

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Massimiliano Grimaldi