Museo dello Sbarco a rischio chiusura, il Governo pronto a dare un aiuto

Dopo l'interrogazione di Bicchielli sos a Sangiuliano per inserirlo nella rete dei siti statali

museo dello sbarco a rischio chiusura il governo pronto a dare un aiuto
Salerno.  

Dopo l’interrogazione dell’onorevole Pino Bicchielli di Noi Moderati, arriva la promessa del Governo di occuparsi della salvezza del "Museo dello sbarco e Salerno Capitale", che versa in precarie condizioni economiche e che la Regione Campania vorrebbe sfrattare per morosità dal sito di via Generale Clark 5 a Salerno.

Salerno per un breve periodo è stata Capitale d’Italia grazie allo sbarco degli alleati sotto il comando del generale Clark nell’operazione Avalanche il 9 settembre del ’43, trasformandola nella prima città d’Italia liberata dall’occupazione nazista. Nel 2012 il presidente Giorgio Napolitano inaugurò un museo, nato dalla volontà di un’associazione privata e del prof Nicola Oddati, che contiene oltre 200 reperti storici, tra cui video inediti dello sbarco, foto, medaglie, divise, armi, una jeep Willy e un vagone ferroviario piombato usato dai tedeschi per deportare gli ebrei italiani nei campi di concentramento.

"Il museo si sostiene interamente con il ricavato della vendita dei biglietti e con i contributi dell’associazione, ma la pandemia ha inferto un grave colpo alle già precarie finanze del museo, che ultimamente apre solo su appuntamento - spiega il vicecapogruppo di Noi Moderati, Pino Bicchielli -. La Regione Campania poi si appresta a vibrare il colpo di grazia, avendo chiesto il pagamento di 9 mila euro di affitto arretrato, pena lo sfratto. Tramandare la conoscenza significa anche trasmettere la storia d'Italia e l'importanza che ha rivestito nel XX secolo per le sorti dell'intero Occidente. Per questo speriamo che il ministero della Cultura possa pensare di accogliere il "Museo dello sbarco e Salerno Capitale" nel novero dei musei statali, così che possa proseguire nella sue funzione di testimonianza storica e culturale", conclude Bicchielli.