Legge Severino, la Cassazione: il Tar non ha giurisdizione

Strada in salita per Vincenzo De Luca. Si attende il deposito delle motivazioni

Salerno.  

 

La Procura Generale della Cassazione ha stabilito che il Tribunale Amministrativo Regione (Tar) non ha giurisdizione sugli atti di sospensioni di amministratori locali legati alla Legge Severino ritenendo fondato il ricordo presentato da  Movimento difesa del cittadino nell'ambito della vicenda che vede coinvolto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Il ricorso sarebbe stato giudicato ammissibile dal sostituto Procuratore Generale della Cassazione Luigi Salvato, che ha chiesto alle Sezioni Unite di dichiarare che la giurisdizione in materia è del giudice ordinario. Una decisione che però dovrà essere ora confermata dalle sezioni riunite.

E dunque rimane in sospeso – in attesa del deposito delle motivazioni – la sentenza definitiva che influirà anche sul destino del candidato governatore del centrosinistra Vincenzo De Luca. Probabilmente, il verdetto della Suprema Corte arriverà dopo la imminente tornata delle elezioni amministrative in calendario per domenica 31 maggio.

In Campania i cittadini andranno dunque alle urne senza sapere se, in caso di vittoria, sarà effettivamente il candidato del Pd a governare la regione. De Luca, infatti, se la Suprema Corte - come tutto fa presumere in base alle indicazioni espresse da ben due diversi rappresentanti della Procura della Cassazione - affiderà al tribunale ordinario l'ultima parola sull'applicazione della Severino, potrebbe avere la strada in salita per insediarsi nel nuovo incarico.

Tradizionalmente, infatti, i magistrati ordinari più rigidi di quelli contabili nell'applicare la Severino, anche se le eccezioni si possono sempre verificare.

De Luca durante i suoi interventi pubblici,si era detto convinto che in caso di elezione a presidente della Regione, il Tar lo avrebbe reintegrato in poco tempo.

Rossella Strianese